tag:blogger.com,1999:blog-3819370177536821524.post4476627916530259018..comments2023-12-19T23:22:12.860+01:00Comments on 20righe: Concorrenza leale (2)Giorgiohttp://www.blogger.com/profile/08761718755252978881noreply@blogger.comBlogger11125tag:blogger.com,1999:blog-3819370177536821524.post-55679896887738248452008-02-07T12:12:00.000+01:002008-02-07T12:12:00.000+01:00Io ci aggiungo che mi piacerebbe sapere come un gi...Io ci aggiungo che mi piacerebbe sapere come un giornalista vede i blog lanciati per seguire un avvenimento. Per me non hanno molto senso e danno meno l'idea dell'avvenimento di una pagina ben fatta (ad esempio: non immagino niente di meglio della pagina del NYT per seguire le primarie USA). Altre volte sono eccellenti: nulla come il live blogging del FT ha reso l'idea della confusione nella conferenza stampa di soc gen in occasione dell'annuncio della truffa miliardaria...<BR/>Mi vien da pensare che sono strumenti, che bisogna padroneggiarli e passare da uno all'altro secondo necessita'... ma e' un po' grezza ;-)<BR/><BR/>Ciao! f.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3819370177536821524.post-25145120803157093842008-02-06T01:01:00.000+01:002008-02-06T01:01:00.000+01:00lo dico così, come mi esce dalle dita: la vera nov...lo dico così, come mi esce dalle dita: la vera novità del processo di erba è il blog del Miglia. Per il resto è roba già vista (anche se, concordo con te: è bello, al tatto, sentire la carta scivolare tra i polpastrelli..)Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/12777650618471761095noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3819370177536821524.post-71081750329555236282008-02-05T22:46:00.000+01:002008-02-05T22:46:00.000+01:00sarei curiosa se proseguissi queste riflessioni pr...sarei curiosa se proseguissi queste riflessioni prendendo in considerazine i medium a cavallo (in mezzo, che mischiano, dilla come vuoi) i tre che hai considerato.<BR/>Mescolando, in particolare, il giornale e la tv con la rete, e viceversa i blog con i media tradizionali. Penso sia a casi esistenti (dico una banalità: le versioni on line dei giornali, che per esempio non necessitano di attendere il giorno dopo), oppure alle relative potenzalità.<BR/>Non so se è chiara la domanda, io ho un'opnione ma mi interessa la tuavalentina orsuccihttps://www.blogger.com/profile/06962131748338847373noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3819370177536821524.post-63939705120399012862008-02-05T13:50:00.000+01:002008-02-05T13:50:00.000+01:00Mi sa che io e Frenz siamo due persone diverse. Ma...Mi sa che io e Frenz siamo due persone diverse. Ma non e' un problema :-)<BR/><BR/>Il passo indietro e' meno brutto se lo pensi, ad esempio, nelle fasi di ricerca di un disperso sotto la neve dopo una valanga. Adesso ci sono le radioline, ma una volta ci si metteva spalla-a-spalla con le sonde. Era indispensabile che uno stesse indietro e vedesse quindi tutta la scena. Poi e' vero che a vedere le cose "dall'alto" suona meglio e meno timoroso :-)<BR/><BR/>Il bello del blog e' che ci puoi mettere quello che vuoi (video e foto inclusi) e soprattutto dialoghi con i lettori. Senza commenti non c'e' blog, anche se qui si rischia il flame! ;-)<BR/><BR/>Eppoi il giornalista e' distante. Il giornalista-blogger invece si avvicina, ti racconta, mette il suo mestiere al servizio di un post che puo' essere parte o completo della narrazione del giornale. Piu' il giornalista si allontana dal suo lavoro e piu' lo sento vicino (mia impressione personalissima).<BR/><BR/>Un esempio che mi sembra funzionare: il blog di Luca De Biase (Braudel) per me e' un must, quello che tiene su Nova (crossroads) non mi affeziona, sulla carta stampata lo leggo appena, eppure ne avrei anche l'occasione... Magari sono io che ho troppi grilli per la testa o troppo tempo da perdere :-)<BR/><BR/>La stessa cosa la posso applicare, pero' con un'esperienza molto piu' ridotta, alle "firme" del como.social.<BR/><BR/>Insomma: quando leggo un giornale parto "prevenuto" e dubbioso, quando leggo un blog sono molto meno dubbioso.<BR/><BR/>Just my .02 cents :-)<BR/><BR/>Ciao, f.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3819370177536821524.post-26711682925720121722008-02-05T12:29:00.000+01:002008-02-05T12:29:00.000+01:00A mio parere il vantaggio del blog è la sua fruibi...A mio parere il vantaggio del blog è la sua fruibilità pluridimensionale.<BR/>Sei slegato dai tempi, non essendoci programmazione e potendo funzionare sia come informatore in diretta che da archivio di informazioni.<BR/>Sei slegato anche dagli spazi in quanto se è vero che l'eccessiva informazione ha gli stessi effetti della mancanza di notizie è sufficiente un minimo di perizia nella ricerca per non sprecare tempo ma concentrarsi su ciò che maggiormente ci interessa.<BR/>Per lo più sei slegato anche dalla formalizzazione e hai un'elasticità nella produzione di contenuti che nessun altro mezzo può darti. Fino a ieri eri testo e puoi diventare radio, tv o raccolta fotografica senza dover riorganizzare il lavoro ed a costi decisamente contenuti.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/16493793424424473767noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3819370177536821524.post-4579268398608479822008-02-05T11:44:00.000+01:002008-02-05T11:44:00.000+01:00Personalmente ho diceso di seguire il caso di erba...Personalmente ho diceso di seguire il caso di erba solo da quel blog e sono molto contento di questa scelta.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3819370177536821524.post-71596044764494282672008-02-04T16:28:00.000+01:002008-02-04T16:28:00.000+01:00Frenz, come Gaspar non sei mai banale ed è un comp...Frenz, come Gaspar non sei mai banale ed è un complimento sincero.<BR/>E' vero, fare un "salto in alto" (mi piace più dell'espressione "passo indietro") è un problema del giornalista più che del medium.<BR/>Mentre per quanto riguarda i contenuti, credo che Mauro (o chiunque, al suo posto) li sceglierebbe diversi se si occupasse di giornali o di televisione, mentre il blog li somnma entrambi, poiché non dovrebbe scegliere "o l'uno o l'altro", bensì "e l'uno e l'altro".<BR/>In ogni caso, tutto ciò riguarda un aspetto, cioè di "chi si fida l'utente", di cui si era occupato anche il blog della Sketchin (http://www.sketchin.ch/it/blog/2008/01/22/di-chi-si-fida-lutente/)e in cui avevo trovato un altro tuo commento sagace...Giorgiohttps://www.blogger.com/profile/08761718755252978881noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3819370177536821524.post-22907654923489478102008-02-04T16:21:00.000+01:002008-02-04T16:21:00.000+01:00Hai espresso pensieri in ordine sparso, perfettame...Hai espresso pensieri in ordine sparso, perfettamente condivisibili!Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3819370177536821524.post-46263583377464011782008-02-04T15:32:00.000+01:002008-02-04T15:32:00.000+01:00Immaginiamo che Mauro, ferma restando la sua posiz...Immaginiamo che Mauro, ferma restando la sua posizione, produca contenuti destinati ai tre diversi medium. Sarebbero identici? Sarebbero equivalenti?<BR/>Il blog vince a mani basse per la liberta' che offre, per gli strumenti che lo possono completare, per il fatto stesso di permettere filtri di diverso tipo.<BR/>Il problema del "fare un passo indietro" per vedere "l'insieme" e' comune a molte situazioni ma non e' il punto critico nella valutazione del medium. Semmai dell'attività del giornalista :-)<BR/>Ciao, f.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3819370177536821524.post-40930549401704568062008-02-04T14:32:00.000+01:002008-02-04T14:32:00.000+01:00Caro Gaspar,grazie perché mi aiuti a spiegare megl...Caro Gaspar,<BR/>grazie perché mi aiuti a spiegare meglio quanto affermato sull'abbondanza di informazioni.<BR/>Un'abbondanza di due tipi.<BR/>Primo: molte cose da dire e necessità di un esposiozione ordinata, razionale, ma anche semplice, intuitiva. Discutendo con Mauro sul blog che ha creato, dicevo che la difficoltà per lui potrebbe essere quella di colui che, immerso nella foresta, non riesce a vedere nulla all'infuori degli alberi che ha attorno a sé, mentre per orientarsi è necessario uno sguardo dall'alto, d'insieme. Il rischio è quello di "sfornare" informazioni su informazioni, senza una bussola.<BR/>Secondo: gli strumenti per filtrare ci sono, ma l'attendibilità di un blog, la definizione della sua "qualità" non è immediata. Per fare un esempio: io Mauro lo conosco, so che sulla strage di Erba pochi ne sanno più di lui, ed è ovvio che mi fido, "misurandone" vizi e virtù. Ma quando si tratta di un altro argomento, come faccio a discernere, a scegliere, a distinguere?Giorgiohttps://www.blogger.com/profile/08761718755252978881noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3819370177536821524.post-26518528388687755382008-02-04T12:24:00.000+01:002008-02-04T12:24:00.000+01:00Ottima riflessione che mi trova in disaccordo solo...Ottima riflessione che mi trova in disaccordo solo dove dici:<BR/><BR/>"Il limite semmai, potrebbe paradossalmente essere l’estrema abbondanza di informazioni, non facili da gestire e in cui è facile perdere l’orientamento."<BR/><BR/>Al contrario, direi io! Un blog <I>dedicato</I> a un singolo argomento non ha bisogno di perdersi dietro al flusso di tutte le notizie del mondo: pesca solo quelle che lo riguardano. Gli strumenti per filtrare (Google, Technorati, Del.icio.us, feeds RSS, eccetera) ci sono e funzionano egregiamente.<BR/><BR/>E quindi alla fine di tutto, credo che il blog vince a mani basse...<BR/>;-)gasparthttps://www.blogger.com/profile/11380880436526053847noreply@blogger.com