sabato 5 luglio 2025

Alla fine del giorno (Partendo dalla rana)

Nel diario minimo dell’accadimento quotidiano registro i benefici di una pratica di apparente ingordigia esotica: mangiare la rana.
Letteralmente “Eat the frog”, frase idiomatica che indica la tecnica di affrontare subito le attività difficili o sgradevoli della giornata, tutto ciò che pesa di più, per primo.
Nelle ultime settimane lo faccio spesso, guadagnandone in efficienza e tranquillità dello spirito. Che poi le giornate corrono in discesa, come l’addobbo dell’albero di Natale dopo che hai piazzato in cima la stella o l’angelo.

P.S. Sull’inizio del giorno ho detto, sulla fine invece ho in mente l’ultima pagina consegnata in tipografia, ieri l’altro, cambiando un dettaglio. Ne parlavo questa mattina con Kadir, che è ancora nell’alba degli anni e si sta affacciando ora sul mondo del lavoro. La differenza tra patirne le fatiche oppure trarne massima soddisfazione sta tutta lì, nel piacere intrinseco di fare il proprio mestiere al meglio. Un articolo ben scritto per me, una pasta alla carbonara cucinata “bene e veloce” per lui. Il compenso economico, il prestigio che ne deriva, il riconoscimento altrui sono tutte conseguenze, che possono arrivare o meno, mentre il piacere, l’orgoglio, il gusto dell’artigiano nel realizzare la propria opera è il vero motore della produttività. E soprattutto garanzia di un’esistenza felice, vissuta appieno (di quelle che alla fine del giorno, quando vai a letto, a prescindere da tutto, sei contento).

Nessun commento: