sabato 25 novembre 2023

Un fiume più in là (Liscio come l'Oglio)

"Salendo le scale non perdo mai di vista chi le scende, ricordando che potrei essere io".
L'ho scritto dodici anni fa, sempre nel mese di novembre, e lo copio e incollo tale e quale ora, visto che identico è il monito e pure la circostanza di un cambio di lavoro.
Allora lasciavo le sponde del Lario per "sciacquare i panni" in Lambro, attraversando tre anni più tardi la linea dell'Adda, mentre a breve mi spingerò un poco più in là, ancora verso oriente, superando pure il corso dell'Oglio.
Tradotto in spiccioli: dopo esser stato capo redattore ad Espansione Tv, capo cronista a La Provincia di Como, direttore de Il Cittadino di Monza e Brianza, responsabile a Bergamo Tv, dal prossimo gennaio sarò vice direttore del Giornale di Brescia, TeleTutto e Radio Bresciasette, ritornando ad occuparmi di informazione con diffusione su ogni mezzo, nessuno escluso.

P.S. Lo so, in venti righe si può scrivere tutto, stavolta però nemmeno ci provo, tante sono le ragioni, le sensazioni e i sentimenti che accompagnano il voltare d'una pagina, il principio d'un nuovo capitolo.
Mi limito così a segnare qua soltanto qualche spunto che mi piacerebbe approfondire nei giorni che verranno, nel frattempo annotandolo e concatenandolo, ad uncinetto, passo passo.
Passo da Bergamo a Brescia, nell'anno in cui insieme sono state Capitale della Cultura e si sono definite sorelle.
Sorelle è femminile e donna è pure la direttrice che affiancherò e che stimo da lungo tempo, ma con cui non ho mai avuto occasione di lavorare sul serio.
Serio è uno dei principali corsi d'acqua d'una terra a cui resterò sempre legato, sentendomi - lo confesso - profondamente bergamasco, inteso come appartenente a un popolo, avendo avuto lì occupazione e pure alloggio, sentendomi pienamente accolto, considerato.
Considerato che a breve me ne andrò ed ogni retrogusto viscido di piaggeria è mondato, dichiaro un grazie sincero per il gruppo editoriale nel quale ho lavorato negli ultimi quindici anni e che mi ha dato ciò che per me è la moneta più rara e preziosa: la libertà, di parola e pensiero. Non lo scorderò mai.
Mai altresì cesserò di essere riconoscente nei confronti di chi nelle scorse settimane mi ha cercato, voluto, scelto, senza raccomandazioni o appartenenze a gruppi d'interesse, bensì basandosi soltanto sulla capacità di fare il mio lavoro e avere una visione, un'idea su come affrontare le sfide del presente e del futuro.
Futuro è un'orizzonte ampio, tuttavia sarei disonesto se tacessi che non vedo l'ora di iniziare, di mettermi alla prova, soprattutto di tornare a imparare, di pormi al servizio delle numerose persone che sono certo hanno a cuore la loro terra, il nostro mondo e quello che, per i molti che lo fanno con passione, rimane uno dei mestieri più belli del mondo.