domenica 7 dicembre 2008

Svizzera, pregiudizi e carta carbone


Premesso che due tra le persone che più ammiro (Luca Mascaro e Andrea Perotti) sono "Made in Switzerland", oggi mi sono fatto quattro risate in c0mpagnia del mio amico Andrea L., che da qualche mese lavora come agente di commercio in Ticino. Sostiene Andrea che in Svizzera sono "un po' indietro", motivando il giudizio affermando che a volte, quando dice: "D'accordo, le mando una mail", viene ricambiato da uno sguardo tra il sorpreso e il diffidente. Oltre ai vocaboli curiosi ("Natel" invece di cellulare; "Azione" e non sconto"; "Comanda" al posto di ordinazione), ci sono anche le cautele per evitare guai con la giustizia ("Viaggio in macchina come un pensionato", mi ha detto Andrea, aggiungendo di esser terrorizzato anche dal divieto di sosta con i gendarmi che lascerebbero segni con il gessetto per verificare se si sposta realmente l'auto o ci si limita furbescamente, all'italiana, a girare il disco orario). Ma il meglio - o il peggio, dipende dai punti di vista - l'ho sentito quando mi ha detto che il computer non tutti gli uffici ce l'hanno e pochi giorni fa gli è stata rilasciata una ricevuta scritta con la carta carbone. "La carta carbone!" mi ha detto Andrea. "Non la vedevo da vent'anni!"

Così è e non appare. Pur se lo stesso Andrea L. mi ha confessato che ora che lo conosce meglio, il Canton Ticino è un luogo davvero a misura d'uomo, dove abitare - una volta fatta l'abitudine con certi anacronismi - dev'essere gradevole.

P.S. A Luca Mascaro, Andrea Perotti e tutti gli amici d'oltre confine: chiedo scusa per questo post, se suona offensivo. Nelle intenzioni non vuole esserlo, al massimo ricordo da me che l'Italia, per buona parte del mondo, resta pizza, sole e mandolino.
Foto by Leonora

2 commenti:

Andrea Perotti ha detto...

Giorgio, nessun problema!
Non mi pare proprio che il tono sia offensivo!

Ciao, a presto.

Andrea

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)