venerdì 5 febbraio 2010

Crescerà, ancora


Torno da una cena in compagnia di tutta la famiglia, per il compleanno di Giorgia, che oggi compie dieci anni e a tavola vuole assaggiare tutto, insaziabile d'occhi più che di gola. Tra qualche anno avrà altri giri e priorità differenti che il suo papà e la sua mamma. Non mi spaventa, né questo pensiero mi dà noia: so che è il cerchio della vita e farò di tutto per non diventare patetico, aggrappandomi all'idea di lei bambina. In questi giorni non riesco a togliermi dalla testa le due figlie di Alberto Arrighi, l'uomo che lunedì ha ucciso Giacomo Brambilla. Due bimbe più o meno coetanee della mia, che da tre giorni hanno lasciato Como, la loro casa, la loro scuola, i compagni di giochi e che si troveranno a diventare grandi per forza, doccia d'acqua gelata a cui non c'è alternativa. Le penso spesso anche al mattino, quando Giorgia dopo essersi vestita viene nel mio letto e resta un minuto con me sotto le coperte, avvinghiata e infreddolita, prima di darmi un bacio sulla guancia e dirmi: "Ciao papà, ti voglio bene".

Penso che sono fortunato, ma anche ai miei sbagli, alle debolezze d'uomo che lasciano un'impronta, all'immagine che restituisco di me e alla saccenza che a volte ho, nel giudicare l'altro senza camminare - per usare un'espressione dei pellerossa - nei suoi mocassini neanche una luna. Vorrei far mie le virtù di prudenza e temperanza e usare la gomma per cancellare i gesti che hanno recato dolore alle persone che ho urtato, salendo le scale della vita senza sospettare che esistesse una discesa. Non sono pensieri tristi, semmai un riconciliarmi con una dimensione più profonda della corsa quotidiana, un guardare negli occhi ciò che a volte mi turba e che proprio per questo accantono, senza riflettere che proprio il non affrontarlo lo ingigantisce e mette assai più paura. Basta però un sorriso di Giorgina per spazzare via le nubi e lasciare pace, che - come diceva Victor Hugo - non è altro che la digestione della felicità.




Foto by Leonora

1 commento:

Wilma ha detto...

Buon compleanno alla tua bambina...
Credimi, diventerai patetico, aggrappandoti all'idea di lei bambina. Il cuore non ha orecchie per ciò che è razionale.