giovedì 30 settembre 2010

A bocce ferme


Perdo i colpi. Vedo un sacco di film, in pratica uno ogni sera, e leggo. Continuo a leggere. Scrivo meno, tranne che sul giornale. Qui meno. Ci sono tempi in cui appiccicare pensieri da queste parti diventa bisogno; altri uno sforzo. Mi ripeto che lo faccio per me stesso, ma non è vero. Lo faccio per chi mi legge, ora o in futuro, conoscenti o estranei che siano. Scrivere è tessere fili che legano gli uni agli altri e insieme lasciare traccia di sé, riempiere il vuoto.
Foto by Leonora

1 commento:

andre ha detto...

bhè certo, uno che scrive così bene ma sopratturro dice parole così belle, fa circolare pensieri così attenti, non scrive solo per sè, in qualche modo ha una responsabilità "educativa" verso chi lo legge. Ma è proprio per questo che chi legge ha sia un'alta aspettativa ma anche un certo rispetto verso i giorni che passano in bianco: sarebbe come chiedere ad uno scrittore di fare un libro al mese, e di non sbagliarne uno, vita perenne!!! un po' troppo direi. Anche se in realtà non mi piace, preferisco un gruviera, molta pasta con qualche buco, che a voler ben vedere, ha il suo perchè, il suo insostituibile compito.
Grazie comunque, per entrambi!!!!!