sabato 7 gennaio 2012

Allacciate le cinture, inizia la discesa

C'è stata un'alba bellissima stamattina. Un cielo limpido con poche nubi rosso fuoco a sud est. Una meraviglia. Lo scrivo qui, in fretta e furia, perché sul sito web de La Repubblica apprendo che dai quarantacinque anni il cervello perde colpi, non dai sessanta, come si credeva prima.
Un drastico calo, è scritto nero su bianco, della memoria e della capacità di ragionare.
Resto stupito ma non sorpreso: i giornali ne scrivono di cavolate! Figuriamoci se a quarantacinque anni, nel massimo della maturità, nella pienezza di facoltà concesse dal connubio tra energia vitale ed esperienza, si inizia già la discesa?
Non credo proprio. Non esiste un indizio, dico uno, che l'ipotesi sia vera.
Sì, ad esser pignoli ci sarebbe la faccenda dello smarrimento della chiave di scorta dell'auto, che mi avevano appena consegnato e un istante dopo era sparita, ma poi l'ho ritrovata!
O quell'altra cosa, giorni fa... Accidenti! Cos'era? Una cosa. Una cosa che ho detto: "Ma come? Me l'hanno appena data e non la trovo più?". Era una cosa, un oggetto, una carta... Ecco, forse una carta! O no? Non era una carta? Era una cosa, l'ho cercata per giorni, rovistando borse, vestiti, mezza casa. Poi l'ho trovata! E mi sono detto: "Vedi Giorgio che non sei ancora stordito, che alla fine ti sei ricordato, che era solo un'eccezione alla regola?".
Ma non era un'eccezione e forse Repubblica ha ragione. Era Repubblica che lo scriveva?

Foto by Leonora

1 commento:

valentina orsucci ha detto...

Secondo me si è anticipata l'età della perdita della memoria perché non siamo più allenati ad usarla. Non si tiene più quasi niente in memoria, ed è un peccato (e un sollievo)