lunedì 26 maggio 2014

La mano tesa (prove tecniche di distensione)

Foto by Leonora
Anna ha vinto e sarà il nuovo sindaco, Isabella di voti ne ha presi una carriolata (258) ed è giusto che questa sera tutto il gruppo faccia festa, godendosi un successo che ha il sapore della svolta.
Da parte mia, oltre ai complimenti, va il ringraziamento per la passione che hanno testimoniato, per l'interesse privo di interessi che hanno messo, per l'entusiasmo nel volersi occupare della cosa pubblica invece di badare al proprio giardino di casa.
Il difficile viene adesso, ma questo credo lo sappiano.
Nei giorni scorsi ho sentito tanti incoraggiamenti ma anche molti brontolii, alcuni sensati, altri invece frutto di una malignità gratuita. Certi appunti mi hanno ferito, poiché "la politica è importante, ma la vita - e oserei aggiungere l'amicizia - è più importante della politica".
Perciò, per cominciare, mi piacerebbe che in paese si torni a un clima più disteso, sereno, lontano dal tifo da stadio e credo che ciò sia possibile se coloro che hanno vinto dimostreranno di esser fatti di un'altra pasta. Ad esempio tendendo la mano agli avversari, riconoscendo loro dignità, ricordando che la vittoria è stata indiscutibile ma rappresenta pur sempre una parte esigua dell'intera popolazione. Cercare ciò che unisce, tentare una gestione il più possibile condivisa, puntare a una mediazione "alta" credo debba essere un'opportunità, prima ancora che un dovere.
Lo scrivo con il cuore: sono stanco delle divisioni e la responsabilità maggiore che imputo al sindaco uscente è quella di aver scavato un solco più profondo, invece di costruire ponti e di ricucire gli strappi. Ormai però è acqua passata. Anna e il gruppo che l'ha sostenuta hanno la possibilità di distinguersi, ascoltando i cittadini, a cominciare dai problemi concreti: le scuole, le aree un tempo produttive e ora dismesse, il rapporto con le moltissime associazioni, le tante situazioni di povertà...
Quanto a Isabella, si porta sulle spalle una responsabilità gravosa, quella di ripagare la fiducia delle moltissime persone che in buona fede l'hanno votata. Ecco perché spero le stiano vicino, che non intendano il loro voto come una cambiale in bianco, come una delega assoluta, bensì le dicano in maniera schietta quando percorre la direzione giusta e quando invece sbaglia. Se ciò avverrà penso potrà fare bene, visto che è una donna che ascolta e niente affatto presuntuosa.
Come ha scritto lei stessa l'altro giorno: una persona sola non può cambiare in meglio un paese, un paese si cambia in meglio soltanto insieme, maggioranza e minoranza, chi la pensa in una maniera e chi nell'altra. Ora è il momento di dimostrarlo.

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