sabato 20 dicembre 2025

Fiorire e far fiorire (Stare bene al lavoro)

Vedere positivo è una propensione del cuore, prima che un esercizio oculistico.
In ogni mestiere, in ogni luogo di lavoro abitato, ho trovato del buono e son certo di esser stato fortunato.
Ad ogni modo, sono grato a chi fin da principio mi ha dato la possibilità di guadagnarmi il pane e anche il companatico. Così come ricordo con affetto ogni collega avuto accanto, compresa l’esigua minoranza di coloro che mi urtavano e i molti con i quali invece s’è sviluppata un’affinità elettiva che ha tuttora i tratti dell’amicizia, pur se non ci vediamo.
Un corposo preambolo, per dire che dopo un lungo vagabondare, sovente facendo di necessità virtù, il porto in cui sono approdato due anni fa è un piccolo gioiello, un diamante per il quale quanti ci sono abituati faticano a cogliere le sfaccettature di luce, mentre brilla agli occhi di chi ha conosciuto in quarant’anni altro.
Mi riferisco sia al nocciolo del lavoro, a quanto produciamo, alla cifra giornalistica in sé, sia al contorno: la città, l’ambiente, le persone di ogni ordine e grado.
Ieri ne ho avuto la conferma, in due distinti momenti: il brindisi aziendale mattutino e la cena con i colleghi, karaoke finale incluso.
Momenti di partecipazione genuina, non ipocrita, in cui per metà mi sono immerso, per l’altra metà invece era come se osservassi me stesso e gli altri da fuori, dall’alto, realizzando cosa m’è capitato in questi mesi e comprendendo appieno come mi sento davvero, professionalmente parlando: un fiore sbocciato.

P.S. Fiorire e far fiorire. Un buon proposito per il nuovo anno. «Fioritura» nel senso in cui la intende Maura Gancitano, cioè la sua traduzione in italiano di ciò che i greci chiamavano “eudaimonia”, la felicità che discende dal trovare il proprio “daimon” socratico. Che è ancor più di talento, interesse, scopo, fuoco. Piuttosto, un sentirsi in armonia profonda con se stessi, «agendo secondo i propri tempi e la propria vocazione», rendendo il lavoro denso e insieme lieve, pienamente innestato nella vita e non zavorra, cruccio, laccio.



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