venerdì 25 gennaio 2008

Saluto Romano


Lo so che in questo paese chi si schiera è perduto, lo so che dicendo certe cose si passa facilmente per somaro, lo so che secondo alcuni il giornalista dovrebbe essere un eunuco (nel senso di mascherare le proprie opinioni: come se con questo mestiere, cioè dire il vero, tener nascosto il nostro pensiero renda più credibili che rivelarlo), lo so che sarebbe meglio un bel sorriso e far finta che nulla ti tange, che nulla è accaduto... Lo so. Non c'è bisogno di ripeterlo, tanto, almeno qui, faccio di testa mia lo stesso.


Io Romano Prodi lo ammiro. Proprio lui, come persona. E oggi, anche se nemmeno mi conosce, anche se conto meno di zero e lui ormai altrettanto (politicamente parlando), gli voglio stringere idealmente la mano e dirgli grazie, perché non mi ha fatto pentire di averlo votato.

In un paese che si fa beffe della serietà, che considera il "bene comune" solo in rapporto al proprio tornaconto, che conosce raramente il significato di "essere al servizio", Romano Prodi, ancora una volta, si è distinto: è caduto a testa alta, senza cercare trucchi, accettando di essere sconfitto al Senato, senza lasciarsi alle spalle vie d'uscita, come quasi ogni altro politico avrebbe fatto.

Il suo non era il miglior governo possibile, ma con le carte che aveva almeno ci ha provato. In molti ne parlano male, io non mi associo al coro e a differenza di molti (quasi tutti quelli schierati con il centrodestra, ma pure una buona parte del centrosinistra) vedo anche tanti buoni provvedimenti presi e non soltanto ciò che non è stato fatto.

Come ho scritto nel post precedente, se fosse dipeso da me, nei confronti del suo governo avrei fatto come Siegfred Brugger e le sue minoranze linguistiche: appoggio esterno, ma leale.

Da semplice cittadino, nell'ora del commiato governativo, volevo dire a Prodi grazie. Lo considero una persona per bene e di questi tempi non è poco.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

totalmente d'accordo. Lorenzo Lazzari

Disclaimer ha detto...

Quella stretta di mano gliela daremo davvero.

Giovanna Alborino ha detto...

sono in accordo con quanto espresso da te..
Si tende a fare sempre un fascio, ma prodi da vero gentiluomo si e' sempre distinto e poi si vede un miglio lontano che e' un uomo preparato , e mi piace la sua compostezza..

Anonimo ha detto...

Off topic. Ci sei mancato ieri!

valentina orsucci ha detto...

come ho scritto, mi accodo all'off topic e che non si ripeta mai più.

per il post, non riesco a prescindere dal fatto che il governo da lui creato abbia ritenuto più importante aver ragione sulle stupidaggini, piuttosto che governare e non lasciare il paese nelle mani di berlusconi. è imperdonabile.
secondo me (e un po' anche perchè mica posso essere sempre d'accordo, se no che noia)

Anonimo ha detto...

"In un paese che si fa beffe della serietà, che considera il "bene comune" solo in rapporto al proprio tornaconto, che conosce raramente il significato di "essere al servizio", Romano Prodi, ancora una volta, si è distinto: è caduto a testa alta, senza cercare trucchi, accettando di essere sconfitto al Senato, senza lasciarsi alle spalle vie d'uscita, come quasi ogni altro politico avrebbe fatto."

Mi associo a te, non avrei potuto dirlo meglio. Non amo molto la politica, mi interesso più di scrittura e di altre cose professionali, ma la seguo. E Prodi è una persona seria e competente. Non sa comunicare? E' vero. Ma chissene. Vieni a trovarmi, se vuoi. Ciao.