Dannato Facebook. Si sta prosciugando le già scarse energie lasciate dal lavoro e a risentirne è questo blog, che pur mi è assai caro.
Oggi ho avuto una giornata intensa, forse la peggiore da quando ho lasciato la tv per il giornale. Colpa un virus intestinale che mi ha messo ko per tutta notte e persino di giorno, a conclusione di una settimana di per sé intensa. Stupido io, più di tutto, nel voler essere in redazione a tutti i costi anche in questo week end, nonostante avessi già lavorato in quello passato. Però usciva L'Ordine, però anche il Corriere di Como avrebbe spolverato il servizio da tavola d'argento, però non me la sentivo di essere assente proprio in questo giorno. Di contro c'è che eravamo in pochi (io, Gisella e Ferro, più Billy Cavalcanti, che però era "chiusurista", cioé arriva tardi e si occupa solo di seguire i fatti di cronaca che accadono in serata). In più, per un colmo di sfortuna, non avevamo collaboratori. Neanche uno! Tranne Angelica, una ragazza che ha chiesto di collaborare con noi da tre giorni in tutto. Siccome poi la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo, stamattina ci siamo accorti di avere anche preso anche un "buco", termine tecnico nel giornalismo per definire una notizia che ha in pagina la concorrenza e tu no, nella fattispecie la presenza in una scuola di Albate di nove insegnanti per una classe sola. Apro una parentesi: ho sempre detestato, quando si prende un buco, ignorarlo oppure arrampicarsi sui vetri per tentare di minimizzare il fatto o, ancora peggio, usare rappresaglie per mettere in cattiva luce chi poteva avvisarti e non lo ha fatto, quindi oggi ho potuto mettere in pratica ciò che ho sempre teorizzato: orecchie basse, voglia di riscatto e la notizia va data lo stesso, perché chi compra il tuo giornale paga un euro e ha diritto ad essere informato, pur con un giorno di ritardo. Complimenti dunque ai colleghi del Corriere di Como e anche a quelli de L'Ordine, che aveva parimenti la notizia. Chiusa parentesi.
Sta di fatto che ridotti ai minimi termini, completare le otto pagine che facciamo ogni giorno non è stato facile. Speriamo bene per domani.
P.S. I buchi si danno e si prendono. Ho parlato solo di quello che ho preso, perché è poco elegante elencare quelli che si danno e che, in ogni caso, sono merito dei miei colleghi, che perlustrano il territorio, mentre io sono diventato una brutta copia dell'Uomo Neon (ma mi piace da matti questo lavoro). In più, con mezzi poco più che artigianali, i ragazzi (eccezionali) del reparto tecnico de La Provincia hanno messo in piedi un set per incontri in video. Ieri abbiamo registrato una sorta di esperimento, che è già visibile via web, sul sito de La Provincia di Como.
Oggi ho avuto una giornata intensa, forse la peggiore da quando ho lasciato la tv per il giornale. Colpa un virus intestinale che mi ha messo ko per tutta notte e persino di giorno, a conclusione di una settimana di per sé intensa. Stupido io, più di tutto, nel voler essere in redazione a tutti i costi anche in questo week end, nonostante avessi già lavorato in quello passato. Però usciva L'Ordine, però anche il Corriere di Como avrebbe spolverato il servizio da tavola d'argento, però non me la sentivo di essere assente proprio in questo giorno. Di contro c'è che eravamo in pochi (io, Gisella e Ferro, più Billy Cavalcanti, che però era "chiusurista", cioé arriva tardi e si occupa solo di seguire i fatti di cronaca che accadono in serata). In più, per un colmo di sfortuna, non avevamo collaboratori. Neanche uno! Tranne Angelica, una ragazza che ha chiesto di collaborare con noi da tre giorni in tutto. Siccome poi la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo, stamattina ci siamo accorti di avere anche preso anche un "buco", termine tecnico nel giornalismo per definire una notizia che ha in pagina la concorrenza e tu no, nella fattispecie la presenza in una scuola di Albate di nove insegnanti per una classe sola. Apro una parentesi: ho sempre detestato, quando si prende un buco, ignorarlo oppure arrampicarsi sui vetri per tentare di minimizzare il fatto o, ancora peggio, usare rappresaglie per mettere in cattiva luce chi poteva avvisarti e non lo ha fatto, quindi oggi ho potuto mettere in pratica ciò che ho sempre teorizzato: orecchie basse, voglia di riscatto e la notizia va data lo stesso, perché chi compra il tuo giornale paga un euro e ha diritto ad essere informato, pur con un giorno di ritardo. Complimenti dunque ai colleghi del Corriere di Como e anche a quelli de L'Ordine, che aveva parimenti la notizia. Chiusa parentesi.
Sta di fatto che ridotti ai minimi termini, completare le otto pagine che facciamo ogni giorno non è stato facile. Speriamo bene per domani.
P.S. I buchi si danno e si prendono. Ho parlato solo di quello che ho preso, perché è poco elegante elencare quelli che si danno e che, in ogni caso, sono merito dei miei colleghi, che perlustrano il territorio, mentre io sono diventato una brutta copia dell'Uomo Neon (ma mi piace da matti questo lavoro). In più, con mezzi poco più che artigianali, i ragazzi (eccezionali) del reparto tecnico de La Provincia hanno messo in piedi un set per incontri in video. Ieri abbiamo registrato una sorta di esperimento, che è già visibile via web, sul sito de La Provincia di Como.
1 commento:
grazie a questo post ho scoperto cosa vuol dire "buco" e ho risposto giusto alla domanda di un concorso che ho fatto ieri, grazie giorgio.
eleonora
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