domenica 18 gennaio 2009

Una meraviglia



Prendo tra le mani un nuovo libro, "E' la stampa, bellezza!", autobiografia di Giorgio Bocca. L'ho cominciato ieri, però non avevo con me una matita per sottolineare le frasi che meritano di essere ricordate. Era da molto tempo che non succedeva, mentre ci sono stati anni in cui non solo segnavo a matita i capoversi, ma addirittura li trascrivevo poi su un agenda (un agenda di Snoopy, con i colori della bandiera in copertina, che mi aveva regalato Antonella). Ora le occasioni sono più rare, anche se non manco di stupirmi per pensieri altrui. In questi giorni mi godo il lavoro, come un dono ricevuto e ormai insperato, e quasi soppeso istante per istante la fortuna di poter esercitare la massima libertà possibile per un giornale. Sempre ieri, bevendo un caffè macchiato a Curtoni, un vecchio giornalista ch'è stato il mio primo direttore a La Gazzetta di Como, che tuttora tiene una rubrica su La Provincia, mi sono sentito dire: "Giorgio, in dodici anni, mai una volta che qualcuno mi abbia detto: no, questo non puoi scriverlo. Sappi che non è sempre così". Lo so. Sempre Curtoni ha aggiunto: "Quando lavoravo all'Ordine, con quel genio di don Peppino Brusadelli, i migliori venivano allontanati e lui soleva dire: qui l'unico che pensa sono io, per gli altri la porta è quella". L'ho presa larga, pur se avevo una sola cosa da annotare qui, oggi. Un consiglio, un suggerimento: la lettura di un articolo comparso oggi su La Provincia, scritto dal collega Paolo (che lo riporta qui, sul suo blog).


L'ho tirata lunga, per poi dire solo questo: che leggendolo mi sono ricordato - pur se non ce n'era bisogno - che mestiere meraviglioso è il nostro.

Foto by Leonora



1 commento:

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

Toh!...
Anch'io, sottolineo le frasi in matita e (qualche annetto fa!) compilavo la mia "agendina-raccoglibriciole-di-saggezza"...!

Luciana - comoinpoesia