mercoledì 10 febbraio 2010

A testa alta


Oggi ho fatto scorta di libri. Ne ho comprati nove, perché sono tornato goloso di letture e onnivoro, con gli scaffali domestici ormai sguarniti di novità. L'ultimo che mi è capitato tra le mani mi è piaciuto moltissimo e lo consiglio. E' edito da Fazi e s'intitola "Mia sorella è una foca monaca" di Christian Frascella (per chi ne volesse sapere di più, ha anche un blog, I fuochi di Sant'Elmo). C'è una vanteria che non ho pudore di nascondere: credo di riuscire a capire se un autore ha il passo, il talento del cavallo di razza, oppure se si tratta di dilettanti allo sbaraglio o mestieranti della penna. Frascella è un fuoriclasse, almeno a giudicarne l'opera prima, in attesa che tra un mese esca il suo secondo romanzo. Il primo ha per argomento un ragazzino che crede di picchiare duro, mentre è la vita che picchia duro lui ed è scritto in una prosa limpida e senza nodi. A proposito di giovani uomini e di coraggio, ieri un intero paese ha accompagnato al camposanto un uomo speciale, un educatore come ne esistono pochi. Si chiamava Carlo Negretti, per tutti Carluccio, e attraverso il gioco del pallone ha insegnato la vita a generazioni di calciatori, che ieri non hanno voluto mancare l'ultimo saluto. Carluccio avrebbe compiuto i settanta l'anno venturo ed era ammalato da molto tempo, ma non ha mai ceduto alla tentazione di abbandonare prima la partita, uscendo dal campo a testa alta, come pretendeva di vedere i suoi ragazzi giocare, come andrebbe sempre vissuta la vita.
Foto by Leonora

3 commenti:

andre ha detto...

...mi associo all'amarezza per la scomparsa del sig. Negretti, la cui fama di allenatore ha sfiorato la mia pur breve e insignificante carriera calcistica. Lo ricordo come un mister battagliero, onesto, lavoratore, senza compromessi. Una bella persona che mancherà ad un calcio che mi pare sempre meno un gioco...

Wilma ha detto...

Nove???! Esagerato! Anch'io nel periodo di Natale mi son rifocillata, in una libreria che, purtroppo, stava chiudendo per insufficienza di vendite...Ho provato un'ambivalenza profonda: da una parte la tristezza per la sorte dell'amata, dall'altra l'avidità di poter avere, a basso costo, tanti, tantissimi libri veramente di qualità...
Ti abbraccio.

silvia ha detto...

Mi era piaciuto il titolo della foca monaca, ma non la copertina, orribile. Perciò l'avevo scartato, per istinto estetico.
Ritenterò, fidandomi del tuo consiglio. Buona lettura, allora.