domenica 27 novembre 2011

Carlo, Alessio e il mondo che non si ferma

L'annuncio è a pagina 18 del giornale di domani e lo vedo in anteprima sul computer. Solo cinque parole: "Ciao nonno Carlo, una roccia". Firmato Gisella e Davide.
Gisella è mia collega e a quel nonno spiccio e brillante, che fino a qualche settimana fa si spostava ancora in bicicletta, era affezionata quanto a un padre. Un acciacco se l'è portato via, con una rapidità da discesa libera, in un ospedale efficiente e modernissimo, dove sempre oggi a pochi metri di distanza, ma in tutt'altro reparto, Alessio piangeva per la prima volta, uscendo dalla pancia della mamma Sonia.
Il papà di Alessio è Marco Migliavada, uno dei miei più cari amici e di cui sono stato testimone di nozze, in un bel giorno di luglio, dentro una chiesetta in mezzo a un bosco che pareva uscita da una favola.
Questo però è un divagare da nulla, ciò che volevo descrivere è il passaggio infinito del testimone, dalla morte alla vita. Per un Carlo che parte c'è un Alessio che arriva ed è sempre stato così e così sarà sempre, perché come rispondeva Carol Wojtyla a quanti lo assillavano con i problemi più tragici: "Il mondo va avanti. Nessuno lo ferma...".
Il pianto di Gisella è lo stesso di quello di Alessio: un pianto di tristezza, di paura. Per entrambi però dopo lo smarrimento arriverà ad asciugare le lacrime quella incredibile forza che è la vita stessa, con il suo erompere e sgorgare instancabile dalle rocce, che aggiusta sempre le cose e medica ogni ferita. Dopo tutto, è proprio questa la lezione di nonno Carlo, che se n'è andato in fretta ma anche in pace, come quando saliva in sella alla sua bicicletta.

Foto by Leonora

1 commento:

Lela ha detto...

Sai Giorgio,proprio in questi giorni,mentre ricorreva l'anniversario della morte del mio papà,mi sono trovata a pensare a quante volte vita e morte si sono intrecciate nella mia quotidianità;voglio pensare a questi intrecci come piccole carezze,amichevoli pacche sulle spalle,attenzioni che chi non c'è più ci vuole dare per dirci che,da lassù,ci guarda,ci è vicino e ci vuole bene.Grazie per i tuoi scritti...baci alla famiglia!