sabato 7 giugno 2014

Naxos, Castelmola, Letojanni: dove mangiar bene (e spendere giusto)

Foto by Leonora
Non c'ero mai stato e il motivo è semplice: temevo di restare deluso. Siciliani sono molti degli scrittori che preferisco (Pirandello, Verga, De Roberto, Quasimodo, Formisano, Bufalino, Sciascia, Maraini, Camilleri, Cacopardo...) ed ero certo che all'arcadia letteraria corrispondesse la disillusione del reale. Mi sbagliavo. Quattro giorni in Sicilia sono bastati per sommare al gusto del raccontato quello dello sguardo, pur se il raggio di visita era limitato: Acireale, Taormina, Castelmola, Letojanni e Messina, con fulcro i Giardini Naxos, in uno splendido scorcio di giugno, forse troppo nuvolo ma né caldo né freddo: giusto. E quattro sere un posto dove mangiare diverso. Li annoto qui, alla buona, che mi fido del passaparola altrui e per sdebitarmi appena posso lo faccio io. Con una premessa: non sono un gourmet, mangio alla buona, con una predilezione per i posti che assomigliano alla trattoria da Calogero, quella dove si rimpinza il commissario Montalbano.
Prima sera: Trattoria di Za Mela, Naxos. Pochi piatti, prezzi contenuti. Ottimo e vario l'antipasto, buoni ma non eccezionali i primi (pasta alla Norma e linguine al nero di seppia), squisito il filetto di sogliola alla siciliana.
Seconda sera: Ristorante da Nino, Letojanni. Posto più caro ma anche assai più assortito, con una terrazza a sbalzo sulla spiaggia. Ottimo il pesce, freschissimo, deliziosi i primi, un risotto ai frutti di mare e spaghetti alle vongole.
Terza sera: Bar Gallo Cedrone, Castelmola. Locale caratteristico, di quelli che appunto si leggono nei libri di Camilleri, con un'anziana signora a servire in tavola e un cuoco tuttofare che cucina "en plein air" (fuor di metafora: in una minuscola cucina, affacciata allo stretto balcone dove sedevamo). Vista incantevole, sull'Etna e sul mare che lambisce la costa. Menù casalingo, squisito per palati non sofisticati come il mio. Ottima pure la pizza, anche se cotta nel forno elettrico. Consiglio ogni pietanza contentente le melanzane, divine, cotte in padella con olio cambiato ogni volta e lasciate a sgocciolare, prima di essere messe nei sughi e fatte saltare in padella.
Quarta sera: Enoteca 'A Putia, Naxos. Un paradiso. Sterminata scelta di vini, di tutti i prezzi (io ho optato per un Etna Rosso, ma con dieci euro si potevano avere bottiglie di pregiato Sirah, Nero d'Avola, Cerasuolo). Piatti cucinati benissimo e presentati al meglio. Sublime, al punto che mi sono quasi commosso nell'assaggiarla, la caponata con pesce spada, che il titolare aveva preparato quello stesso pomeriggio. Ne sono rimasto tanto contento che invece del dolce me ne sono fatto servire un'altro piatto, sapendo che difficilmente vi tornerò presto.
P.S. Per quest'ultimo posto ringrazio la segnalazione del collega Vito, che a Naxos è nato e cresciuto.

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