Venti righe. Indro Montanelli sosteneva che in venti righe si può raccontare tutto. Bastano tre parole invece per spiegare le ragioni di questo blog: comunicare, in libertà. Per il resto, vale per me ciò che scrisse Jorge Luis Borges, "I miei limiti personali e la mia curiosità lasciano qui la loro testimonianza".
venerdì 31 dicembre 2021
Due minuti (A mezzanotte)
venerdì 24 dicembre 2021
Un azzardo di gentilezza (Verso noi, per primi)
mercoledì 15 dicembre 2021
Non tanto (Molto di più)
venerdì 3 dicembre 2021
A bordo lacrima (Una luce nel buio)
"A volte voglio chiamarti, ma so che non ci sarai". Ascolto la canzone ad occhi chiusi, con una lacrima, una sola, che non scende, incastrata al margine dell'occhio.
Buio è tutto attorno e struggente quella musica, l'emozione che ha innescato, toccando un nervo, accomunando ogni essere umano, rendendo fratelli e sorelle tutti e tutte, poiché tutte e tutti lo possediamo, pure quando non ce ne accorgiamo, anche se lo seppelliamo sotto una coltre spessa di indifferenza, per protezione o cinismo.
Ripenso alle molte parole taciute, ai sentimenti che per incuria e pigrizia non ho esplicitato, alle decine di persone a cui sono legato evitando però di rifare di tanto in tanto l'asola, come se fosse superfluo, rimandando e rimandando, scacciando l'ipotesi del troppo tardi, che arrivi un giorno in cui mi sarà impossibile farlo, anche volendolo.
Questo Natale, il prossimo, vorrei io farmi un regalo, partendo da lontano, scrivendo a più persone possibili, dicendo perché sono speciali, il bene che provo e mi unisce loro.
Dopo tutto, a questo servono le feste, anche per chi mal le sopporta e spera di saltare a piè pari a gennaio inoltrato: che piaccia o meno, esse sono un'occasione, lo spunto, il pretesto per un coraggio che nel resto dell'anno non troviamo, l'esame di riparazione del sentimento umano.
P.S. Questa è la canzone in cui mi sono imbattuto, qui invece si trova il testo. Per chi amasse più il cinema della musica, credo che l'ultimo film di Sorrentino produca lo stesso effetto.
La lacrima invece, una sola, non è scesa, forse per un motivo: sono un uomo fortunato o distratto, infatti alle persone che nella mia vita contano o hanno contato di più, ciò che di intimo e vero potevo dire mi pare di averlo detto. E anche questo blog, nelle centinaia di post da cui è formato, contiene spesso lettere messe nero su bianco, che i destinatari hanno già ricevuto e per i quali rimane sempre a disposizione, finché avranno memoria, finché lo vorranno.
venerdì 26 novembre 2021
Le parole giuste (Contro la violenza e non solo)
giovedì 18 novembre 2021
La marcia in più (Complimenti Alberto)
venerdì 5 novembre 2021
La montagna incantata (Auguri Giovanni)
Dodici mesi fa i tuoi diciott'anni li hai festeggiati da recluso: tre settimane nella tua stanza, contagiato dal virus che ha condizionato questo scorcio di secolo, a sorpresa.
Tralascio la contabilità minuta dei regali e messaggi, passo lesto a ciò che più mi sta a cuore, oltre al ribadirti la felicità che porti ogni giorno nella nostra vita.
Il messaggio che ho per te, oggi, è in un'immagine.
Una montagna. Una vetta all'orizzonte, non importa quale, se spoglia, aguzza, brulla, irta, bianca di neve o avvolta nella nebbia.
Una montagna a cui tendere lo sguardo, che sia per te chiarezza di visione, aspirazione, desiderio di approdo, pur lontano che appaia o che sia.
Nessuno può esserti accanto sempre o caricarsi sulle spalle i tuoi fardelli e farti sorridere, darti fiato e gioia di vita, ma potrai farlo tu, se saprai individuare un obiettivo, una "montagna" appunto, compiendo ogni giorno un passo, piccolo o grande, purché orientandolo a una direzione, a una meta.
Il desiderio e l’ambizione buona non mettono infatti al riparo dalle delusioni occasionali, dalle paludi momentanee, dal buio che cala la sera, ma sono antidoti naturali alla frustrazione continua, alle amarezze profonde, al senso di vuoto o stagnazione opprimente che a volte punteggia l'esistenza.
Intendiamoci. La vita non è la montagna, né tanto meno la vetta. La vita è tutto ciò che sta sotto, attorno, lungo il cammino anche, spesso a distanze siderali dalla cima.
Proprio per questo - se posso darti un consiglio - scegline una alta, elevata.
Perché più sarà alta, più a lungo ti terrà impegnato il cammino, più ti si gonfierà il cuore, più ampio sarà il paesaggio, più varrà la pena ogni sacrificio, fatica, rinuncia.
P.S. Di montagna può essercene più d'una e non è mai troppo tardi per scegliersela, scoprirla, adottarla. Vale per te e i tuoi diciannove anni, come per chi di primavere ne ha sulle spalle una carriola.
A cominciare da me, che di montagne ne ho sempre avute, spesso inconsapevolmente, talvolta dimenticandole, altre ignorandole di proposito o rifiutando l'ipotesi di avvicinarmi, per timore, miseria, vigliaccheria. Anche quest'ultime, tuttavia, non le ho cancellate del tutto, restano lontane all'orizzonte, ma presenti, pronte ad accogliere il mio primo passo, quando che sia.
domenica 31 ottobre 2021
Punti e linea (In relazione)
sabato 30 ottobre 2021
Non ci credo (Ma accadono)
venerdì 29 ottobre 2021
Cambiare il mondo (Passione o pastina)
giovedì 28 ottobre 2021
Ripieno di vita (Ciao Gianni)
mercoledì 27 ottobre 2021
La virtù del trascurare (Pazienza e distanza)
Colpa mia: applico al mondo vegetale le regole dell'esistenza umana e di questo tempo frenetico in cui immaginiamo di poter intervenire su tutto, persino quando sarebbe opportuno fare nulla.
martedì 26 ottobre 2021
Foglie e rastrello (La scelta)
lunedì 25 ottobre 2021
Giorgio e il professor Dopodiché (Pro memoria)
domenica 24 ottobre 2021
Quello che il calcio (Abbracci)
sabato 23 ottobre 2021
Inciampo (Un tiro di dadi)
(Stephen Hawking)
Camminavate una accanto all'altra, a un certo punto dandovi la mano, per superare il marciapiede, un cordolo troppo alto per lei, debilitata da una lotta ad armi impari, che da mesi la logora, intaccando morale e fisico.
P.S. Ho scritto in prima persona a te, ma è a lei che penso spesso, incapace di immaginare quanto in questi mesi sta provando, insieme ai suoi cari, sconsolato per la beffa di un inciampo che la sta privando delle gioie grandi e piccole di ciò che ha costruito. Davvero il destino è un tiro di dadi senza senso apparente, almeno a scorgerlo da questa parte della finestra sul mondo.
venerdì 22 ottobre 2021
Benedetti difetti (Noi, allo specchio)
“Con le pietre che tiriamo loro, i geni costruiscono nuove strade noi.”
(Paul Eldridge)
Ho le mie idee, temo l'applauso quanto il fischio e orrore del mito che si alimenta e che può stroncare chiunque, qualsiasi personalità non matura, innanzi tutto.
giovedì 21 ottobre 2021
Compleanno (A distanza)
Che tu possa esaudire tutti i tuoi desideri tranne uno, perché nella vita bisogna sempre desiderare qualcosa.
(Star Trek)
Compi gli anni oggi, non puoi rispondere e così ti scrivo, ricordando la persona bella che sei, la stima che ho di te, per ciò che senza molte parole, ma nei fatti, in tutti questi anni, da che ti conosco, mi hai insegnato.
mercoledì 20 ottobre 2021
Radici (e germogli)
martedì 19 ottobre 2021
Povero Bito (Tra parentesi)
lunedì 18 ottobre 2021
Cuor di carciofo (Scrittura dolce)
domenica 17 ottobre 2021
I belli e la bestia (Fratello Cinghiale)
sabato 16 ottobre 2021
Crescere (Senza rimpianti)
venerdì 15 ottobre 2021
Sì, è vero che… (Ma quanta bellezza)
giovedì 14 ottobre 2021
Chi l'ha dura (Perseverare)
- chiarezza di visione, per capire cosa voglio, qual è l'obiettivo, la meta
- perseveranza, quell'ostinata volontà di continuare, di non arrendersi, di avanzare a dispetto delle difficoltà, delle delusioni, degli ostacoli incontrati lungo il cammino.