Io stesso, lo confesso, non è che l'abbia mai considerata. Eppure un atteggiamento di sicurezza, di naturalezza, di “disinvoltura” appunto, nove volte su dieci fa la differenza, in positivo.
A farmici pensare è stata Maura Gancitano, durante un convegno che ho moderato a Brescia, nel quale di passaggio, quasi con noncuranza, ne ha fatto riferimento, elogiandola.
Un tributo a cui mi associo, riconoscendole la dignità che merita, soprattutto quando è cercata, coltivata.
Esiste infatti una disinvoltura naturale, propria di chi ha un talento, una sicurezza di sé, parente stretta della sfacciataggine, della sfrontatezza.
La disinvoltura a cui invece mi riferisco non si riceve in dono, bensì si acquisisce o, meglio, si costruisce. È frutto dell’esperienza, discende da una confidenza che a sua volta deriva dalla pratica, da un costante allenamento ad affrontare questa o quella situazione.
La prima, quella naturale, è un “carisma”: chi lo possiede, lo stende come un velo, su tutto.
La seconda è settoriale, dipende dal contesto: si può essere disinvolti negli affari e imbarazzati negli affetti; brillanti nei discorsi a tavola e rigidi su una pista da ballo; eleganti con jeans ed anfibi e impacciate quando si indossano abiti e tacchi a spillo; campioni sul campo da calcio e pasticcioni con la racchetta da padel in mano.
In questo senso, la “disinvoltura” è una capacità e come tale può essere appresa e allenata, dunque a nessuno è preclusa e chiunque, impegnandosi, può smetterla di essere… imbranato. Appuntiamocelo.
P.S. Il valore della “disinvoltura” è sottostimato anche in ambito lavorativo. Lo scrivo soprattutto per i più giovani che, mancando di esperienza, è probabile non ce l’abbiamo. Una zavorra che pesa soprattutto all’inizio del percorso, quando un mestiere si comincia a cercarlo. Il consiglio - non richiesto, come lo sono sempre i suggerimenti dei vecchi tromboni - è di osare. Specialmente in principio, non è importante quale lavoro si trova, bensì che si impari a “cercare un lavoro”.
Le prime occupazioni con ogni probabilità non saranno quelle di un'intera esistenza, ma ciò che si apprenderà trovandole quello sì sarà utile per tutta la vita.
Le prime occupazioni con ogni probabilità non saranno quelle di un'intera esistenza, ma ciò che si apprenderà trovandole quello sì sarà utile per tutta la vita.

2 commenti:
Riflessione assolutamente condivisibile cui mi sento di aggiungere un’opinione: è spesso conseguenza di importante autostima ed è fondamentale in questa epoca in cui “vendere” e rappresentare sono le attività principali per poter (soprav)vivere.
L’importante è che sia seguita da un buon contenuto e, se non porta al risultato sperato, non crei ossessione ma una sana risata di sé stessi, che penso sia una buona ricetta per affrontare ogni giornata.
Comunque… gran dote!
👌🤗
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