martedì 3 maggio 2011

Grandi uomini, piccoli traguardi


"Nessuna foto, nessun video dell'uccisione di Bin Laden. La Casa Bianca ci sta pensando su". Dice proprio così la corrispondente di Sky Tg 24, sulla decisione degli Stati Uniti di non diffondere la documentazione del blitz con cui Osama Bin Laden è stato giustiziato. "Foto atroci" li definisce il portavoce del presidente Obama, coprendo con il velo dell'ovvietà una scelta assai fragile, simile alla virtù di certi personaggi dei romanzi popolari, che con un occhio ammiccano e l'altro sfuggono. Da parte mia, pur se mi rendo conto dei rischi, credo sia giusto fornire le prove di quanto successo. Il principio della trasparenza, il diritto di sapere, è più forte del pur sacrosanto pudore. Detto ciò, anche se per carattere e formazione sono scevro da infatuazioni per i personaggi famosi e tendo a vedere di ogni dritto anche il rovescio, non posso negare che Barak Obama esercita un fascino fuori dal comune, come prima di lui Martin Luther King, il Mahatma Gandhi, John Fitzgerald Kennedy, Giovanni Paolo II, Nelson Mandela... Non è questione di pelle, potere o posizione, bensì di carisma, cuore e visione. Non li considero infallibili, su alcune questioni mi sento distante, ma riconosco loro un talento unico, un alto senso di responsabilità e l'impronta che distingue i grandi dell'umanità, coloro che possono essere indicati a modello positivo, stella polare specie quando il cielo è più buio. E' guardando ad essi che avverto tutta la meschinità, la piccolezza del mio essere, ma anche il desiderio di essere un poco migliore, la possibilità di elevarmi, di non restare incollato con i piedi al suolo, bensì di spiegare le ali e tentare il volo.

Foto by Leonora

1 commento:

Angelo azzurro ha detto...

Hai detto bene: è una questione di carisma. Ed è dote di pochi "grandi"