Foto by Leonora |
Mi dico spesso che i nostri ragazzi se la caveranno, che il pianeta continua a girare da millenni e non deciderà certo di prendersi una pausa in coincidenza con il nostro passaggio. Un atto di fede più che una concessione alla speranza, mentre ieri no, ieri ne ho avuto una conferma tangibile, reale.
Merito di Edoardo, Valentina, Oscar, tre ragazzi di quarta superiore dell'Istituto Caniana di Bergamo (che è un po' l'equivalente della Ripamonti, a Como). Sono loro ad avermi rincorso per le scale e contattato, dopo che con centinaia di altri studenti erano rimasti in silenzio ad ascoltare alcuni responsabili del gruppo Sesaab, compreso il sottoscritto, sul mondo del lavoro e la scelta da fare, dopo che avranno concluso il loro corso scolastico.
Da me volevano il permesso di fare visita a Mediaon e fino a qui ci siamo: accade spesso.
Il bello è invece ciò che mi hanno spiegato dopo, cioè che sono una ventina e fanno parte di un progetto chiamato Yes We Can Work. L'obiettivo è di abbinare alle lezioni la possibilità di apprendere metodi, tempi e modi del lavoro, perciò si sono dati una struttura aziendale, con tanto di ruoli definiti. Edoardo ad esempio è il general manager, Oscar è lo "sviluppatore grafico multimediale", Valentina la responsabile delle risorse umane.
Mi ha fatto tenerezza e insieme suscitato ammirazione Valentina, dicendomi che stava parlando con me poiché il compito che le è stato assegnato è quello di ampliare le competenze in suo possesso: si occupa di grafica, ma deve imparare a relazionarsi con gli altri, a tessere rapporti. L'ascoltavo parlare e sentivo di assistere a qualcosa di immenso: non erano soltanto parole, era il passo del tempo, il rumore che fa il futuro quando irrompe sulla scena e segna un cambiamento.
Ignoro il loro destino, però da ieri la clessidra s'è ribaltata e mentre prima ero preoccupato per l'avvenire dei miei figli, coetanei di Oscar, Edoardo e Valentina, oggi ho la consapevolezza che sarà più dura per il sottoscritto e per tutti quelli della mia generazione, abituati a giocare con il futuro in difesa, mentre i ragazzi lo attaccano.
Una foto dell'incontro di ieri |
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