martedì 13 luglio 2010

Andar per osterie (Liguria, ponente)


Sapore di mare, meglio se accompagnato da un vinello bianco, fresco, leggermente fruttato. Sono reduce da un fine settimana in Liguria, con un caldo boia ma un paio di locali da annotare, grazie a Sara, che prima di trasferirsi a Torino, collaborava con il Corriere di Como. Ricordavo che il suo fidanzato Luigi era di Pietra Ligure, così prima di partire le ho scritto, sfruttando le potenzialità del social network: se si hanno amici in quasi ogni posto è facile farsi consigliare e così evitare di prendere cantonate. Segnalati a mia volta da Sara, dopo averli provati, cito qui due ristoranti meritevoli.

Primo: Osteria Du Casè, a Calice Ligure. Tre antipasti (tutti ottimi, dalla mousse di zucchine al tortino di pesce e carote, passando per il carpaccio con fondo di grana, sedano e mandorle tostate), due primi (buone le lasagne pomodoro e basilico, non eccezionali i ravioli con sugo di stracotto), due secondi (entrambi di carne: eccellente il roast beaf, discrete le quaglie, delicati i peperoni in agrodolce), dolce (pesche, con crema chantilly e una cialda al cioccolato fondente), caffé, digestivo: prezzo fisso, trenta euro. Gianluca, che serve ai tavoli e ha una faccia da buono vero, è un archeologo prestato, con successo, alla ristorazione. Ai fornelli c'è sua mamma che, riferisce Sara, è una donna dolcissima e se me l'avesse detto prima avrei chiesto di conoscere. Il luogo è incantevole, a mezza costa, con un terrazzo che in estate rende il locale speciale. Mi è piaciuto appena visto dov'era, ma di buon umore mi ha messo Gianluca quando m'ha detto che il vino lo fa suo zio, indicandomi la vigna poco distante.

Secondo: Osteria Loco, in centro a Pietra Ligure. Posto alla buona, di quelli che piacciono a me, con poche portate in menù (tipo tre antipasti, tre primi, tre secondi), specialità pesce e prezzi abbordabili (attorno ai sette euro gli antipasti; meno di dieci euro un primo; sui sedici euro un secondo). Io ho mangiato le acciughe fritte (ottime) e spaghetti alle vongole, che definire incantevoli è riduttivo. Ha detto bene Mauro, che insieme con Zoia ci ha fatto buona compagnia al tavolo: "Erano in perfetto equilibrio tra gusto, sapore e delicatezza".

Basta così, che a ripensarci mi viene l'acquolina.
Foto by Leonora

2 commenti:

loris ha detto...

Ti segnalo un'altro meritevole, per chi ama il pesce: ITTITURISMO da Abate, pesce a palate, in quel di Lezzeno, frazione Villa, all'uscita del paese arrivando da Como.
Piccolo locale ristrutturato lodevolmente al rustico, il tavolo è un vecchio piano di lavoro da falegname apparecchiato però in modo raffinato e singolare.
Il menu a base di "solo pesce di lago", pescato direttamente dai titolari pescatori di professione, comprende antipasti vari (fritto, carpione, moussse di lavarello e altro), primi piatti (ravioli di pesce, ravioli di grano saraceno, risotto al persico, paiella di lago, tagliolini alla bottarga di lavarello, secondi (varietà assortite di pesce in vari modi), dolci della casa molto stuzzichevoli alla vista e pregevoli al palato .
Uno dei fratelli, Claudio, ti consiglia al meglio in base al pescato fresco, la moglie e il personale che serve ai tavoli sono cordiali e solerti; l'altro fratello, Giuseppe, in cucina non ha nulla da invidiare a chef di maggior grido.
Per ultimo, ma non di secondaria importanza, il prezzo è sicuramente consono a quanto offerto per qualità e quantità.
Che dire, provate!
Per maggiori informazioni c'è anche un sito: ittiturismodabate.it, e lo trovi pure su Facebook
Buon appetito

Anonimo ha detto...

Perche non:)