lunedì 20 dicembre 2010

Cinque giorni


Cinque giorni. Cinque giorni poi sarà Natale, lo stesso Natale di quand'ero piccolo e sul tavolo, la mattina, trovavo i regali portati da Gesù Bambino. Ritrovo quello stesso stupore negli occhi di Giorgia, che ha il candore nell'animo ed è affettuosissima, anche se Giovanni non scherza e neppure Giacomo, che resta un cuore tenero. Oggi hanno rotto l'enorme vaso colorato di ceramica, che per sedici anni ha fatto bella mostra di nelle case dov'è stato. Così stasera tutti a letto presto, senza tv, lasciando me qui, solo, con le luci dell'albero e i miei pensieri, tra i quali nego le domande sul futuro, su ciò che accadrà domani, preferendo vivere alla giornata, godendo di questa pace relativa ch'è l'assenza delle disgrazie che negli anni recenti ci hanno accompagnato. Però capita, alcune notti, di svegliarmi e di non riaddormentarmi subito, di rimanere a ruminare idee, finché il cervello è stanco e pur se insoddisfatto per le risposte che non ci sono, torna in letargo, attendendo un'altra scintilla, un altro tempo.

Un cruccio ulteriore è il lavoro, la preoccupazione di non fare abbastanze bene, di non mettere tutte le energie a frutto. A volte sono così confuso. Eppure, dopo due anni e mezzo al giornale, ho una dimestichezza con la "macchina" che non avrei mai immaginato e ancora passione, entusiasmo... E persone che stimo, a cui devo molto. Certe sere mi manca mio padre. Non tanto le sue parole, lo sguardo, quanto lo starmi a sentire, sapere d'esser ascoltato. Basta però con la tristezza, Natale è ciò che nasce, ciò che comincia, un giorno nuovo, guardare avanti e non indietro. Intanto è già un regalo accorgermi che mancano cinque giorni, far sì che non si presenti all'improvviso, senza che sia preparato, senza poterlo gustare appieno, al contrario di quand'ero bambino e bastava quel giorno e render lieto tutto un anno.


Foto by Leonora

1 commento:

Wilma ha detto...

Buon Natale!
ps.Ti leggo sempre con interesse ma, me ne rendo conto ora, più condivido, meno ho slancio di commentare. Come se l'empatia dovesse arrivarti da ciò che trasmetti.