Hanno vinto tutti (tranne loro due)
Siamo stati facili profeti nel prevedere che alla fine Formigoni avrebbe tirato per le orecchie Bruni, spiegandogli che a cinque mesi dalle elezioni regionali non era proprio il caso di far figure barbine in tutto il mondo, piazzando un muro di fronte al lago e sostenendo ch’era giusto così, che in ottantamila si sbagliavano, mentre la ragione la possedevano soltanto loro due, il sindaco e il suo vice. «Ho parlato questa mattina con Formigoni...»: il primo cittadino l’ha messo persino per iscritto, nello stringato comunicato ufficiale che ne sancisce la resa. Le picconate al muro però le hanno date tutti i comaschi, senza distinzione di colore e casacca, ricordandoci un bel passo dell’ultimo libro di Erri De Luca, in cui si descrive la forza di una città che si ribella all’invasore e per quel tempo si trasforma in gigante, per poi ritrarsi e disperdersi, una volta raggiunto l’obiettivo, la meta. Il grosso è fatto, anche se il giornale rimarrà di vedetta, per assicurarsi che all’annuncio segua una retromarcia vera e che non sia tradita un’esperienza unica: la prova provata che Como, oltre a un cuore, ha anche una spina dorsale e un’anima.
La Provincia, 29.09.09
2 commenti:
In realtà io il "Ho parlato con Formigoni" l'ho percepito come un "Non preoccupatevi cittadini comaschi, sono riuscito a mettere una pezza e a far pagare anche ai cittadini lombardi i costi dei nostri errori"...
In effetti, l'unica a ricavare qualcosa dalle paratìe sarà la regione. Il motivo per cui sono state ideate è fornire riserva idrica agli agricoltori della pianura, quindi... a noi gli oneri, a loro gli utili...
Menomale che i comaschi almeno in quest'occasione hanno dimostrato di amare la loro città ed il loro lago... (Guai a chi ce li tocca!!!).
luciana - comoinpoesia.com
PS:
Oggi mi è stato ironicamente suggerito di trasformare "comoinpoesia.com", ribattezzandolo
"comoinparatìe.com"
(...SIGH!!!)
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