Venti righe. Indro Montanelli sosteneva che in venti righe si può raccontare tutto. Bastano tre parole invece per spiegare le ragioni di questo blog: comunicare, in libertà. Per il resto, vale per me ciò che scrisse Jorge Luis Borges, "I miei limiti personali e la mia curiosità lasciano qui la loro testimonianza".
venerdì 24 giugno 2011
Cinquecento post (L'operosità paziente delle api)
Cinquecento. E' il numero di post che compaiono su questo blog, scritti uno per uno dal sottoscritto, con piglio d'artigiano. Se chiudo gli occhi di alcuni ho una vaga memoria, della maggior parte non ricordo proprio cos'ho scritto, tanto che a volte, quando ci incappo per caso, non riesco neppure a credere che li abbia partoriti io. "Ma pensa te... - mi dico - bravo Giorgio!". Non ce n'è invece uno di cui mi vergogno o, peggio, mi pento. Può darsi che se dovessi rileggerli tutti, uno a uno, qualche variazione la farei, qualche spunto sarebbe superato o nello spettro dei colori sceglierei una tinta, un tono, invece di un altro. Però nella sostanza riconosco con orgoglio la paternità di ciascuno. Non starò qui a ricordare com'è nato questo blog, le motivazioni che mi hanno spinto a crearlo e le ragioni che lo tengono tuttora vivo. Chi lo segue lo ha già letto molte volte e non vorrei mi guardasse con l'accondiscendenza paziente con cui si sopporta l'anziano. "E' bravo, è simpatico, Giorgio, ma sembra mio nonno: sempre le stesse cose!". Oggi no, cambio spartito. Dicendo che l'altro giorno, mentre tagliavo il prato, sulle piante di lavanda era tutto un via vai d'insetti. D'istinto ho spento il tosaerba e sono rimasto incantato da tutto questo avanti e indietro, dalla paziente operosità delle api. Ecco, se guardo alle radici di questo blog, trovo qualcosa di simile, in quella misteriosa energia che anima le api, che solo in apparenza fanno un lavoro vano e di cui non godono - se non per una minima parte -il frutto. Però lo fanno. In quell'operosità paziente, pur se ben celato, c'è un senso. Un giorno, magari vicino o forse lontano, qualcuno leggendo queste righe ne scoprirà uno per i pensieri che metto qui, uno in fila all'altro. Non so se sarà il senso che do io, ma sarà già meraviglioso che leggendo scopra il senso suo.
Foto by Leonora
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3 commenti:
Continua sempre così.Ciao
Complimenti! Cinquecento sono molti, non c'è dubbio. Io non so quanto ho scritto. So che spesso ho scritto delle bischerate. Però gli unici post di cui mi pento sono quelli che, per pigrizia, per pudore o chissà perchè, ho pensato ma non ho scritto. Ora li rileggerei volentieri!
PS: non sembri mio nonno. Tranquillo!
in bocca al lupo, giorgio, e complimenti.
LUCA
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