lunedì 24 gennaio 2011

Tutto è vanità


Lunga è la notte e anche quest'inverno non si toglie di mezzo. Nato a novembre, non disdegno nebbia e grigio, ma queste giornate fredde, corte, questi colori pallidi e il buio, presto, cominciano a opprimermi. Guardo il prato, la brina che nei coni d'ombra resiste fino a metà pomeriggio, e fatico persino a immaginare lo smeraldo e i rigoglìo di vita che c'è nei mesi più belli dell'anno. Proprio oggi, mentre avevo brividi di freddo - avendo lasciato la giacca in auto - e raggiungevo di corsa la porta di casa, pensavo a quei giorni solitamente di giugno, in cui il primo caldo soffocante, l'afa, non concedono tregua che qualche ora di notte, lasciando spalancate le imposte e scoperto il letto. Sembra così distante, così ampio l'arco di ponte che ci separa da quel sole a picco. Lo aspetto. E prima ancora aprile, maggio, le settimane che odorano di erba tagliata, di fieno. Oggi è il compleanno di Elisa, dopodomani di David, a inizio febbraio toccherà a Elena e a molte persone che hanno per me un affetto sincero, che ricambio. Anche chi passa da qui, da questo blog, diventa ogni giorno più numeroso. Rosa, Laura, Mario, Felipegonzales, Maria, Caterina... tanto per nominare i più recenti, che non sono stati in silenzio, che hanno fatto un cenno, anche solo con la mano, per dire: ti seguo, ci sono. Si aggiungono agli amici storici, ai primi sostenitori di questi post, che non hanno bisogno di certificati di esistenza in vita e so che mi sostengono idealmente con curiosità e cuore buono. Sono presenze discrete, gentili a tal punto da perdonarmi quando scrivo qualcosa che stride o è noioso. E' per rispetto verso loro, specialmente verso chi non conosco, che cerco di essere sempre sincero, di offrire ciò che ho di più caro: me stesso. A volte il risultato è un pomeriggio d'estate, con brezza e bevande fresche da bere in giardino, altre volte un mattino di febbraio, pozzanghere gelate e fumo basso, che affanna il respiro. Il complimento più bello, in questi giorni, me lo ha fatto Jenny, che dandomi del lei mi ha scritto: "Mi piace il suo punto di vista: amo chi induce alla riflessione, più che imporre la direzione verso la propria opinione". Non so s'è davvero così: ne sarei lusingato. Di più, sarebbe un vanto.



Foto by Leonora

1 commento:

Felipegonzales ha detto...

La notte, quando non si dorme, è il momento in cui si pensa meglio, nel silenzio, si riflette su cose banali e su cose che ti cambieranno la vita.