Il popolo bue e i produttori di palta e tolla
Letto due sabati fa, su un sms: «Oggi scocca l’ora legale, il Pd potrà dormire un’ora in più».Qui invece si rimane svegli, non fosse altro che per i manrovesci e le pedate sugli stinchi che si assestano i principali partiti della maggioranza. Legnate non inutili per ricompattare le frange del Pdl, diviso su tutto tranne che nelle risposte alla Lega, che a sua volta contesta ogni virgola, neanche si trovasse all’opposizione nel Venezuale di Chavez e non al governo del territorio da ormai una vita. Per ogni colpa si trova il suo contrappeso: «Non vi va bene Caradonna? Pensate al vostro Peverelli. La vicenda del muro è gravissima? E allora, peggio triplicare lo stipendio al vostro Colombo». I panni sporchi si lavano fuori casa, senza pudore se si resta in mutande, tanto il popolo è bue e non reagirà. E in effetti noi, che un po’ buoi ci sentiamo, fatichiamo a stupirci delle badilate di fango lanciate a vicenda, mentre facciamo eccezione quando il sindaco, serafico, sostiene di dormire benissimo la notte e che la gente lo ferma per strada, facendogli i complimenti. Bene, bravo. Ma i complimenti per che cosa? Sono tre giorni che ci arrovelliamo attorno a questo tema e ci viene in aiuto un lettore, che scrive: «Lo fermano per strada per fargli i complimenti? Sì, soprattutto i produttori di palta e di tolla». Anche il popolo bue, se si esagera, scalcia.
La Provincia, 02.11.09
1 commento:
Nice post. Grazie.
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