mercoledì 28 settembre 2011

Le cose brutte (ma io corro più veloce)

"Dentro ogni ragazza si cela una principessa". Lo leggo in un articolo che in anteprima mi ha proposto una collaboratrice del giornale (quando sarà pubblicato, metterò il link) e non mi è mai parso vero quanto adesso, che invece dentro mi sento sgraziato elefante, goffo bradipo, rospo.
Basta infatti poco per farmi cadere le braccia e diventare fumentino, scuro in volto e grigio dentro.
Poi ripenso a mio padre, al suo insegnamento, alla capacità di sorridere quando impazza il vento, poiché non esiste modo migliore di rispondere ai detrattori, agli invidiosi che restando sereni, sicuri di sè, positivi, senza scendere al loro livello, che immancabilmente è basso.
Lo spiego a Giorgia, che principessa lo è davvero, come tutte le bimbe di undici anni. Nei giorni scorsi ho scritto di Giovanni, di Giacomo e non di lei. Rimedio ora, per raccontare le paure che l'assalgono quando va a letto, rubandogli il sonno.
"Papà, penso sempre alle cose brutte" mi dice, con gli occhi lucidi. Le cose brutte sono la morte, la caduta di un aereo l'auto dove viaggiamo che casca in un canale e affonda, trascinandoci a fondo. Stralci di episodi realmenti accaduti da qualche parte nel mondo e letti sul giornale o ascoltati in tv, che nell'universo ovattato di una bambina si diffondono come eco in una valle dai mille monti uno di fronte all'altro.
Allora l'abbraccio, le dico parole rassicuranti, la prendo anche in giro, cercando di sottolineare con l'umorismo la possibilità di domarli, quei brutti pensieri, di riportarli alla proporzione che meritano, sgonfiando il gigante spropositato che sono. Più delle parole però vale il contatto fisico, quel tenerla stretta, mettere il mio viso accanto al suo, mentre la stanchezza per la lunga giornata introduce il sonno e scaccia l'incubo.
Cinque minuti dopo mi alzo da letto, quatto quatto, senza però riuscire ad uscire senza che lei apra un'ultima volta gli occhi e mi dica: "Papà, ti voglio benissimo".
E poi dovrei prendermela se al mondo c'è qualcuno che credendo di farmi un dispetto si dà una mazzata con il suo stesso martello?

Foto by Leonora





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