Oggi, ieri anzi, lunedì, è stato uno di quei giorni neri, che partono male e non finiscono meglio. Capitano. Noie a casa, per strada, sul lavoro... L'unica cosa che vorresti fare é voltare pagina o dormirci sopra, a lungo, proprio sotto le coperte, al buio, nessuno attorno, neanche te stesso. Purtroppo gli impegni incombono e non puoi fare ciò che desideri, tanto vale continuare a testa bassa, piegarsi come i rami dell'abete sotto il peso della neve. Passerà, speriamo, ne sono certo: questione di tempo. Intanto ripenso alla bella giornata di ieri, alla camminata al monte San Giorgio, agli amici trovati in cima (Paola e Roberto, Mari ed Enzo) e soprattutto alle chiacchiere con Angelo, il mio miglior amico. Ci vediamo poco ma non serve neppure un minuto per riallacciare il discorso dove l'avevamo lasciato. E poi mi ha dato un sacco di spunti su cui riflettere e che, anche questo è certo, nei prossimi giorni metterò negli articoli che scrivo. Ci penso adesso ed è l'unico modo, in questa giornata al tramonto, per colorare d'azzurro il grigio, il nero.
Foto by Leonora
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