Venti righe. Indro Montanelli sosteneva che in venti righe si può raccontare tutto. Bastano tre parole invece per spiegare le ragioni di questo blog: comunicare, in libertà. Per il resto, vale per me ciò che scrisse Jorge Luis Borges, "I miei limiti personali e la mia curiosità lasciano qui la loro testimonianza".
mercoledì 6 luglio 2011
La morte di Giorgio Luraschi, professore comasco
"Che lo Stige ti sia lieve". E' l'augurio che ho per Giorgio Luraschi, professore di nome e di fatto, che oggi ci ha lasciato. Su di lui ho già scritto e non voglio essere ripetitivo. Mi aveva spaventato altre volte e ormai, lo ammetto, ad ogni squillo non mi allarmavo più: sapevo che Giorgio non si sarebbe arreso, che avrebbe rintuzzato il male una volta in più, di nuovo. Non è stato così. Questa volta il grande affabulatore, il divulgatore compreso e apprezzato al tempo stesso dal dotto e da colui che non ha mai aperto un libro, s'è congedato. Pochi mesi fa Raffaele mi ha fatto regalo del suo libro sulla storia di Como romana. L'ho da poco finito. Insieme a Licia e ai due gemelli ancora in fasce, Giulio Cesare e Lucio Pio, sono i figli e i frutti che ci ha lasciato. Il grande albero può finalmente riposare, congiunto con i personaggi latini di cui già in questa vita terrena è stato compagno.
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