giovedì 16 dicembre 2010

Nazione Traviata


Ieri sera sono stata al teatro Sociale di Como, dov'era in scena "La Traviata" di Verdi. Era il regalo di Isabella per il mio compleanno e anche la prima volta che assistevo dal vivo a un'opera lirica. Tralasciando le difficoltà iniziali da contadino in gita (sono stato almeno cento volte al Sociale, ma sempre per articoli o servizi, mai da spettatore, così sono andato avanti e indietro prima di trovare l'entrata del pubblico, mi sono perso nei corridoi, ingarbugliato con i vestiti, fatto ridere le "maschere": insomma, Toto e Peppino sbiadivano) è stato bellissimo. Mi sono emozionato a sentire quelle voci, ma mentre con le orecchie e una parte del cervello mi beavo, l'altra continuava a muovere quelle due rotelle che ci sono e m'è venuto in mente questo: possibile che in una nazione come l'Italia, la televisione pubblica non riservi almeno una serata alla settimana alla lirica? Perché non l'abbiamo mai fatto, perché abbiamo gettato al vento anni e anni in cui il patrimonio artistico e culturale poteva essere promosso e non trascurato. "Non l'avrebbe vista nessuno" è un'obiezione comprensibile ma non paghiamo il canone forse per questo, per non essere vincolati soltanto dall'audience, dalla dittatura del grande pubblico? Il teatro italiano, la lirica, sono un segno distintivo, un vanto. Per fortuna non sono tutte spine, c'è pure qualche rosa. Nonostante tutto, i teatri italiani non si spengono, lo Stato italiano, gli enti locali, le Regioni, trovano ancora le risorse per finanziare le compagnie, per dare fiato a ciò che altrimenti si estinguerebbe. Ma questo è un motivo in più per arrabbiarsi, perché con una mano il pubblico dà e con l'altra toglie, si pagano gli spettacoli ma poi non si mettono a disposizione di tutti, alla televisione ad esempio. Qualche trasmissione spot (su Rai Tre, se non ricordiamo male, il sabato sera, in terza serata) ma nulla di efficace, sistematico. Per fortuna, a differenza di Violetta, non è mai troppo tardi per una nuova vita.

Foto by Leonora

2 commenti:

toto ha detto...

Sono stato per anni un abbonato alla lirica del Sociale. Non tanto perché mi piacesse, ma solo perché mio papà l'adora. Lui ha cercato di farmela per lo meno apprezzare, ma il suo è stato un totale fallimento. E purtroppo lo stesso risultato l'ha ottenuto anche con mia sorella...

Nonostante questo, mi piace ascoltare il programma "Loggione" che va in onda ogni sabato mattina intorno alle 9 su canale 5 che presenta ogni volta un'opera, oppure un/a solista o un compositore del nostro patrimonio nazionale.

Davidone ha detto...

in sintesi la mia sensibilità per la lirica...

http://www.youtube.com/watch?v=8GpC03d5esU