Sapore di mare, meglio se accompagnato da un vinello bianco, fresco, leggermente fruttato. Sono reduce da un fine settimana in Liguria, con un caldo boia ma un paio di locali da annotare, grazie a Sara, che prima di trasferirsi a Torino, collaborava con il Corriere di Como. Ricordavo che il suo fidanzato Luigi era di Pietra Ligure, così prima di partire le ho scritto, sfruttando le potenzialità del social network: se si hanno amici in quasi ogni posto è facile farsi consigliare e così evitare di prendere cantonate. Segnalati a mia volta da Sara, dopo averli provati, cito qui due ristoranti meritevoli.
Primo: Osteria Du Casè, a Calice Ligure. Tre antipasti (tutti ottimi, dalla mousse di zucchine al tortino di pesce e carote, passando per il carpaccio con fondo di grana, sedano e mandorle tostate), due primi (buone le lasagne pomodoro e basilico, non eccezionali i ravioli con sugo di stracotto), due secondi (entrambi di carne: eccellente il roast beaf, discrete le quaglie, delicati i peperoni in agrodolce), dolce (pesche, con crema chantilly e una cialda al cioccolato fondente), caffé, digestivo: prezzo fisso, trenta euro. Gianluca, che serve ai tavoli e ha una faccia da buono vero, è un archeologo prestato, con successo, alla ristorazione. Ai fornelli c'è sua mamma che, riferisce Sara, è una donna dolcissima e se me l'avesse detto prima avrei chiesto di conoscere. Il luogo è incantevole, a mezza costa, con un terrazzo che in estate rende il locale speciale. Mi è piaciuto appena visto dov'era, ma di buon umore mi ha messo Gianluca quando m'ha detto che il vino lo fa suo zio, indicandomi la vigna poco distante.
Secondo: Osteria Loco, in centro a Pietra Ligure. Posto alla buona, di quelli che piacciono a me, con poche portate in menù (tipo tre antipasti, tre primi, tre secondi), specialità pesce e prezzi abbordabili (attorno ai sette euro gli antipasti; meno di dieci euro un primo; sui sedici euro un secondo). Io ho mangiato le acciughe fritte (ottime) e spaghetti alle vongole, che definire incantevoli è riduttivo. Ha detto bene Mauro, che insieme con Zoia ci ha fatto buona compagnia al tavolo: "Erano in perfetto equilibrio tra gusto, sapore e delicatezza".
Basta così, che a ripensarci mi viene l'acquolina.