giovedì 29 luglio 2010

Testa e croce


Angelo me ne ha parlato per due anni. Conoscendolo come amico scevro da entusiasmi o infatuazioni, alla terza volta che capitava mi sono detto che forse la persona di cui parlava meritava d'essere incontrata. Così gliel'ho chiesto ed abbiamo organizzato. Ho incontrato Ilario Testa un mese fa, ieri è morto. Di lui mi resta un'intervista e il ricordo di una persona fuori dal comune e la sensazione che averlo incrociato proprio poco prima che se ne andasse non sia stato casuale, bensì un segno, come se il destino mi avesse affidato il compito di conservarne memoria. Ripenso alle tante cose che mi ha detto, cercando di distillare il tutto e trarne qual è stata la sua lezione più importante, il messaggio nella bottiglia che m'ha affidato. Non ci riesco. Forse occorrerà del tempo: in fondo anche i messaggi nella bottiglia sono speciali proprio perché si scoprono dopo che sono rimasti per settimane o mesi o anni in mare, cullati dalle onde dell'oceano. Buon viaggio, Ilario.

Foto by Leonora

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