Non è mai semplice, nulla si riduce a bianco o nero, buono o cattivo, nonostante la tentazione di estremizzare tutto, di rendere commestibile la complessità usando gli schemi, le categorie che conosciamo.
Perciò, figlia mia, rimango muto quando mi chiedi cosa sta succedendo, come mai altri venti di guerra soffiano, perché uomini e donne soffrono, le nazioni litigano.
Soltanto questo posso dirti, che la realtà è come quelle bambole russe, che dentro ognuna ce n'è un'altra.
Diffida allora. Diffida di chi incarna in una sola persona un male assoluto, il nemico.
Ricorda. Ricorda che gli interessi contrapposti sono numerosi e vari, complessa sempre è la realtà, come una matassa, un grumo aggrovigliato di filo.
Comprendi. Comprendi le ragioni, soprattutto quelle di chi ha torto.
Distingui. Distingui gli errori involontari dalla scelta di cattive azioni per principio.
Rifiuta. Rifiuta le dinamiche della forza, del dominio, del denaro, dell’orgoglio.
Difendi. Difendi, tra i due contendenti, sempre e comunque il più debole, il più povero, quanti ci vanno di mezzo, schiacciati da meccanismi e movimenti assai più grandi di loro.
E scegli. Scegli la pace, ogni giorno, cominciando da te stessa, da chi ti è vicino, nelle azioni grandi e piccole tue e non soltanto quelle altrui, puntando il dito.
P.S. Sette. Se li conti, sono sette i verbi che ho scritto. Sette azioni, a cui aggiungo una preghiera, una raccomandazione, un invito: non farti cadere le braccia, né prendere dallo sconforto, nonostante le notizie che arrivano ora su ora, minuto per minuto. L'albero che cade fa infatti rumore, ma è pur sempre eccezione, niente in paragone con la foresta silenziosa che cresce pacifica, accogliente, inesorabile, da che mondo è mondo.
1 commento:
Ottimo insegnamento.
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