Reduce da tre giorni in Alsazia, riprendo il filo interrotto dei pensieri e mi appresto a godere degli ultimi giorni di libertà, tra la fine di un lavoro e il principio di un altro.
Avevo bisogno di staccare la spina e sono partito proprio per quello. Staccare la spina e cercare ordine. Ordine mentale. Quell'ordine che non ho trovato tra le vie di Colmar, cittadina dal bel centro storico, le cui strade però sono un budello aggrovigliato, in cui mi sono orientato a fatica. Meglio Strasburgo, con il canale che ne circonda la città vecchia e che trasmette un senso di forza e quiete quando si percorre in battello, passando sotto i ponti bassi. Ma anche l'ordine dell'abbazia di Sant'Odile, magnificamente conservata in cima a un monte d'arenaria rossa, sui Vosgi. O quello dei vitigni, che si estendono per chilometri tra Obernai e Thann. E pure la placida tranquillità della tedesca Friburgo o dei paesaggi svizzeri, comprese le città di Basilea e Lucerna.
Sono tornato ieri sera, venti quattro ore in anticipo sulla tabella di marcia, con un buon carico d'energia nel bagagliaio, numerosi ricordi da custodire cari e soprattutto l'idea che non è vero che da noi si vive meglio che altrove.
Abbiamo molto da imparare, per accorgercene basta mettere appena il naso fuori.
Foto by Leonora
Avevo bisogno di staccare la spina e sono partito proprio per quello. Staccare la spina e cercare ordine. Ordine mentale. Quell'ordine che non ho trovato tra le vie di Colmar, cittadina dal bel centro storico, le cui strade però sono un budello aggrovigliato, in cui mi sono orientato a fatica. Meglio Strasburgo, con il canale che ne circonda la città vecchia e che trasmette un senso di forza e quiete quando si percorre in battello, passando sotto i ponti bassi. Ma anche l'ordine dell'abbazia di Sant'Odile, magnificamente conservata in cima a un monte d'arenaria rossa, sui Vosgi. O quello dei vitigni, che si estendono per chilometri tra Obernai e Thann. E pure la placida tranquillità della tedesca Friburgo o dei paesaggi svizzeri, comprese le città di Basilea e Lucerna.
Sono tornato ieri sera, venti quattro ore in anticipo sulla tabella di marcia, con un buon carico d'energia nel bagagliaio, numerosi ricordi da custodire cari e soprattutto l'idea che non è vero che da noi si vive meglio che altrove.
Abbiamo molto da imparare, per accorgercene basta mettere appena il naso fuori.
Foto by Leonora