lunedì 31 ottobre 2011

Francesco Alberoni resta in mutande (di marca)

La rete è una strana bestia. Richiede onestà e trasparenza o, se proprio proprio, di evitare almeno l'ipocrisia.
Francesco Alberoni, sulla sua pagina Facebook, dieci minuti fa scrive: "Mi fa rabbia non poter scrivere nulla qui e devo rimandarvi a cliccare su google yamamay-alberoni o Alberoni-yamamay".
Un secondo dopo partono i commenti. Questi.
(Carmen Pistoia) Ma se riesci a scrivere questi post perchè non riesci a scrivere altro Francesco Alberoni?
(Andrea Mollo) regole del mercato?!
(Carmen Pistoia) ‎:-)
(Antonio Amato) Questo ci marcia.
(Christian Randazzo Di Carlo) http://www.yamamay-alberoni.com/
(Antonio Amato) Più clicchi e più guadagna.
(Antonio Amato) consulenze a pagamento si chiamano.
(Renato Baldi) Basta scrivere una nota...Se fai così troverai quella pagina cui rimandi piena, diciamo così, di critiche...
(Andrea Mollo) x di più ci son solo 3 articoli e 2 lettere... bah...
(Antonio Amato) quasi quasi gli rimando indietro Avere o Essere.
(Andrea Mollo) per di più non è aggiornato... è vero che laq natura umana non cambia.... ma manca di contestualizzazione... ad una certa età bisognerebbe godersi i nipotini....

E siamo solo all'inizio. Probabilmente continuerà così, fino a che l'amministratore della pagina Facebook di Francesco Alberoni (lui stesso o chi per lui) se ne accorgerà. Allora sono curioso di sapere cosa accadrà, come reagirà. Cancellerà i commenti? Risponderà? Farà l'offeso? Aprirà una discussione?
Un buon caso di studio, potrebbe essere. Ma per saperlo, come nelle puntate di "Beautiful" occorre attendere la prossima puntata.

Foto by Leonora

3 commenti:

annaccia ha detto...

Che delusione....

Giorgio ha detto...

Esperimento concluso, forse. La vicenda ha avuto degli sviluppi. Sorprendenti ed efficaci insieme. Ne scrivo qui
http://giorgiobardaglio.blogspot.com/2011/11/la-figlia-di-alberoni-e-la-tenerezza.html

annaccia ha detto...

Giorgio. In fatto di cuore e sensibilità mi sa che batti tutti. Anche la figlia di Alberoni. Non è da tutti reagire come te, dopo aver letto quelle poche righe. Bello!