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La mia premessa è che "destra" e "sinistra" siano categorie superate e il confronto / scontro sia trasversale ad esse, tra "vecchio" e "nuovo". La destra reagisce meglio perché ora non ha un partito bensì un leader senza rivali di pari carisma e a cui tutti obbediscono come a un capo, mentre la sinistra esplode perché i contrasti sono evidenti già al pian terreno.
Ma
ciò non basterebbe per spiegare la paralisi, il blocco di questi
giorni.
Occorre comprendere che siamo anche al primo vero momento in
cui la tecnologia e i nuovi strumenti di partecipazione incidono nella
politica, interrompendo e sovvertendo un sistema (quello dei maître a
pensée e dei giornali) che prima costituiva l'opinione pubblica e che i
politici usavano come confronto per maturare strategie e prendere
decisioni.
L'accordo Bersani - Berlusconi su Marini e
ancor più la scelta di puntare su Prodi fallisce non perché non
condivisa dai grandi elettori o dai mega giornali, bensì perché il Paese
(la parte più tecnologica almeno) comincia un tam tam che impatta su
ogni singolo grande elettore e parlamentare, sgretolando certezze,
insinuando dubbi. Potremmo chiamarla "democrazia diffusa" o, meglio, "democrazia potenziata", cioè quella in cui la delega non è più totale ma può essere direttamente influenzata da ogni singolo elettore, facendo arrivare la propria voce al proprio rappresentante e anche all'avversario.
Una visione che meriterebbe di essere approfondita, magari partendo dal tentativo di risposta ad alcune domande (Quanto è rappresentativa del Paese la parte di esso che arriva a farsi sentire ai piani alti tramite Twitter e Facebook? A mio parere "molto" ma magari mi sbaglio. Quale destino per i grandi giornali e delle televisioni se perdono il monopolio dell'opinione pubblica? Qui invece sospendo il giudizio ma lunedì dovrò parlare ad alcuni studenti di filosofia dell'università Vita e Pensiero del San Raffaele e magari mi faccio aiutare da loro).
Per ora mi fermo qui, non scordando un'imprescindibile aspetto: sono già passate le otto e non ho ancora fatto colazione. Il futuro può attendere un poco.
1 commento:
Sarebbe già un bel passo avanti se tutti riconoscessero quel che lei avanza come premessa - ossia che "destra" e "sinistra" sono categorie superate -. Io, riportando alla mente alcuni comizi durante la campagna elettorale e, ancora prima, all'epoca delle Primarie del PD, ho l'impressione che non sia affatto scontato.
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