Venti righe. Indro Montanelli sosteneva che in venti righe si può raccontare tutto. Bastano tre parole invece per spiegare le ragioni di questo blog: comunicare, in libertà. Per il resto, vale per me ciò che scrisse Jorge Luis Borges, "I miei limiti personali e la mia curiosità lasciano qui la loro testimonianza".
giovedì 5 luglio 2018
Radici profonde e ali spiegate (Benvenuto K)
Sei arrivato tra noi, asciutto di fisico e con un carico di cui intuiamo la dimensione, non la portata piena, che certe storie sono scritte a fuoco sotto pelle e si apprendono con pazienza, nel tempo.
Ti abbiamo conosciuto quel tanto che basta per aprire la porta e lasciare entrare insieme a te pure un destino, che ci legherà a prescindere da ciò che accadrà in futuro, comprendendo che tu sei per noi soprattutto questo: un dono.
Hai radici prodonde, anche se per buona parte della vita ti sentirai uno sradicato. Una sensazione comprensibile, che tuttavia non dovrà farti da intralcio: la vita con te ha messo le cose in chiaro da subito, puoi rifiutarlo ripiegandoti su te stesso oppurte accettarlo e spiegare le ali, sfruttando la scia dei tuoi numerosi talenti e cercando pace, gioia, serenità nel buono che saprai trovare, guardando al bicchiere che è pieno sempre, almeno mezzo.
"Tu sei destinato a fare da ponte" ti ho detto l'altra domenica, mentre osservamo gente differente, che di uguale ha soltanto il colore del sangue e un cuore che batte, nel petto.
Tu sei destinato da fare da ponte e lo stai già facendo, poiché grazie a te abbiamo incontrato persone che non conoscevamo, creando relazioni e legami. Ecco perché sei per noi un dono, ecco perché dico grazie a chi ha permesso che i nostri cammini si incrociassero, sperando di essere per te trampolino di lancio e non palla al piede, che di pesi e zavorre è già pieno il mondo.
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