giovedì 20 ottobre 2011

Morto Gheddafi. E anche il pudore

Mi scrive Tony. In stampatello maiuscolo, poche righe.

"LA FOTO-TROFEO DI GHEDDAFI NON CREDO SIA UN BEL GESTO DI CIVILTA', LO FACEVANO A SUO TEMPO LE ISTITUZIONI ITALICHE CON I BRIGANTI,COME FACCIAMO A PARLARE DI "ESPORTARE LA DEMOCRAZIA" SE CONTRAPPONIAMO BARBARIE A BARBARIE? LA NOSTRA CULTURA HA CONCEPITO PAVESE,FENOGLIO,RIGONI STERN ED UN'INFINITA' DI ALTRI ESEMPI DA SEGUIRE: POSSIBILE CHE LO "SCOOP A TUTTI I COSTI" E "PRIMA E MEGLIO DEGLI ALTRI" LO IGNORI?"

E' vero. Pavese, Fenoglio, Rigoni Stern e tanti altri. Forse ci vuole del coraggio, forse si sbaglierebbe comunque a non pubblicare quei video o la foto di quel corpo martoriato, esangue.
Ma se è dalla parte del torto che devo sedermi, che almeno sia quella che mi fa sentire fiero delle mie scelte, degno di quelle coscienze che mi sono state maestre, oltre che compagne in tante ore di letture.
Gheddafi è morto. Non lasciamo che con lui muoiano anche il rispetto, la compassione, il pudore.

Foto by Leonora

2 commenti:

annaccia ha detto...

Bravo Giorgio.
Bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo...........

Wilma ha detto...

Concordo in pieno. Nonostante la condanna e il dissenso verso tutto ciò che ha compiuto, non posso esaltare di fronte a quel corpo senza vita. Non voglio che nei miei figli sia alimentata la vendetta, bensì la capacità di costruire ponti, di comprendere la realtà, anche quella al di là del nostro orto...