Questo blog è un diario e un esperimento. Duplice esperimento.
Primo: mette alla prova le abilità personali, poiché senza chiedere aiuto a nessuno, quale Ulisse oltre le colonne d'Ercole (o forse sarebbe il caso di dire quale scimpanzé, alle prese con le manopole per ricevere il croccantino, come nel famoso esperimento sulla comunicazione dei primati) mi sono cimentato e tuttora mi cimento nella creazione quotidiana di queste pagine.
Secondo: costituisce un test sulla capacità di diffusione al contrario, cioè su quanto viene ignorato e può passare "sotto traccia" l'esistenza di un sito pubblico, potenzialmente visitabile dall'intero pianeta e di cui magari non si accorge nessuno.
Ecco perché, a questo blog, non ho dato eco alcuna. Né dicendolo in televisione, né scrivendolo sul giornale, né telefonando o mandando mail o sms agli amici. Semplicemente, l'ho creato e l'ho iscritto a BlogItalia, senza celare nulla e senza nulla reclamizzare.
Ad oggi, quarto giorno di navigazione, nessuno in vista.
La cosa un po' angoscia, poiché il blog è per sua natura relazionale e risponde anche al bisogno di rete sociale. D'altro canto, però, questo "invisibilità" affascina, è come quando da bambini ci si nascondeva nell'armadio e si osservava il mondo senza essere visti.
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