mercoledì 16 aprile 2008

"Sindrome da primo bacio"


Tempo fa, chez Andrea Blog, si parlava di "guru" e io ho ammesso di non aver mai ritenuto tale nessuno. Ne rimango convinto, anche se vorrei segnalare una persona che, se ne contemplassi l'esistenza, potrebbe candidarsi.
Sto parlando di Roberto Dadda, un omone grande e grosso, con una voce da baritono che non risparmia un decibel neanche morire e, quando sussurra, rimbombano comunque i vetri attorno.
A vederlo nella foto del suo blog sembra il fratello intellettuale e anche un po' incacchiato del nonno di Heidi, ma nella realtà è rilassato e pacioso e di ottima compagnia, anche per il fatto che adora raccontare storie, specialmente in forma di aneddoto. Ad esempio, quello della sua prima mail, quando studiava a Stanford negli anni Settanta, io me lo sono già fatto raccontare tre volte (e da notare che, finora, in vita mia ho avuto la fortuna di incontrarlo soltanto due volte, per cui lo stesso aneddoto me lo devo esser fatto raccontare in un paio d'occasioni nella medesima serata).
Ad ogni modo, Roberto mi piace perché ha una certa età (57 anni) e ne ha vista di acqua passare sotto i ponti e, pur rimanendo aggiornato su tutto, non è facile all'infatuazione.
Proprio sulla facilità con cui un fenomeno viene enfatizzato, fino a "ritenere di trovarsi di fronte a una cosa speciale e assolutamente nuova" ("Sindrome da primo bacio") segnalo questo magnifico post dello stesso Dadda, che mi pare restituisca a Internet una dimensione meno "magica" e più reale.
Il succo è che, pur potente e affascinante, la rete è un mezzo, uno strumento e lasciandosi abbagliare da essa si corre il rischio di Daryll Hannah in "Splash. Una sirena a Manatthan", quando Tom Hanks le consegna un regalo e lei, che non ne ha mai visto uno, guardando il pacchetto e la carta colorata esclama: "Grazie, è bellissimo".
Foto by Leonora

2 commenti:

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e