Lo scrivo oggi poiché è l'ottavo anniversario della mia iscrizione a Twitter, un social media che qualche hanno fa ho abiurato, dandolo per spacciato. Mi sbagliavo. Non che adesso sia convinto del contrario, tuttavia ammetto che sopravvive florido, avendo rinunciato ad essere di massa e ritagliandosi il ruolo che un tempo era delle agenzie di stampa, dando megafono a chi voce ha già e non più bisogno di giornali, tv, radio.
Da quel tempo, dodici anni fa, è rimasto vivo e vegeto soltanto Facebook, anche se settimana scorsa ho sentito dire da un collega che entro due anni chiuderà: non ne sono convinto. Instagram invece è fenomeno più recente e veleggia florido, mentre molti altri hanno vissuto il tempo di una stagione, piegandosi a una selezione naturale che riguarda tutti gli ecosistemi, non soltanto quelli biologici.
Intanto, proprio per ricordare quei tempi, metto il link al post intitolato "Un mese da orso", pubblicato esattamente dodici anni fa, in cui raccontavo l'approccio a quel nuovo mondo digital e social, account Twitter compreso.
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