Due giorni a Madrid con Giacomo, un regalo di Natale goduto a febbraio. Padre e figlio insieme, poche chiacchiere per un'intimità sazia di sguardi più che di parole; l'essenza delle cose si coglie anche in silenzio, mentre si cammina, si guardano i negozi, si viaggia in metropolitana, si mangia. Tendenzialmente da McDonald.
Siamo stati bene, senza ansie, senza recite, senza fretta, venendoci incontro con reciproco riguardo, non facendo pesare all'altro nulla. Si è stupito per il Santiago Bernabeu, per la vista dall'aereo, per la mole del rinoceronte allo zoo, per il corteo di almeno un milione di persone in cui ci siamo imbattuti appena arrivati, la domenica. Io più di lui, vedendolo alto come me, sulla rampa di lancio della vita.
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