Salto a pié pari San Valentino, anche perché sono stato romantico quanto una scatola di pomodori pelati scaduti da un anno, rovinando quel poco d'atmosfera che c'era. Tu chiamala se vuoi esperienza.
Una boccata d'aria fresca, dopo una giornata di decisioni ardue, l'ho avuta invece questa sera, al birrificio di Como, dove i blogger di Como e dintorni si sono riuniti attorno alla tavola. Era una mensa lunga, forse troppo, con conseguente difficoltà a chiacchierare con tutti. Con Elena, Mauro, Giovanni e Frenz ho parlato a lungo, con gli altri nulla e mi spiace perché sarei stato ad ascoltare tutti, in particolare i due Luca (Zappa e Mascaro), Gaspar e Andrea. Pazienza. Ci rifaremo in qualche altra circostanza, magari prendendo armi e bagagli (tradotto: smart phone, iPad e un trolley, massimo) e andando insieme al prossimo State of the net di Trieste.
Un passaggio però devo farlo, per mettere in paragone il primo Pizzablog comasco, nel novembre di ormai cinque anni fa (qui trovate la prima, la seconda e la terza puntata) con il ritrovo di poco fa. Certo l'affiatamento è maggiore, il contatto iniziale s'è trasformato in amicizia autentica e questo è di per sé un dono immenso, però rispetto ad allora è quasi del tutto scomparso l'incanto del ritrovarsi insieme, con la consapevolezza di vivere un passaggio epocale, unico. Cinque anni fa ci sentivamo avanguardia fortunata di un mondo che cambiava, pionieri indomiti sulla cresta dell'onda. Oggi siamo tutti un po' più seduti, paciosi, sazi persino. Eppure... C'è un eppure che balla. E' quello della rivoluzione incompiuta, di un mondo che corre veloce e della voglia - da rinnovare ogni giorno - di restare in sella, di essere continui protagonisti dei cambiamenti e non di fermarsi al bordo della strada. La prossima volta, perciò, niente tavola imbandita, ma pane, acqua e computer tolto dalla fondina.
3 commenti:
Lo dicevamo a tavola: siamo anche rimasti gli ultimi a trovarsi in Italia credo.
Tutto quel movimento è sparito: il nostro, se non altro, si è trasformato :)
Grazie per la bella compagnia!
Giorgio, davvero il tavolo era troppo lungo! Se dalla tua parte vi sentivate seduti e paciosi, dalla mia ci sentivamo ai primissimi albori di una rivoluzione tutta da vivere. Alla prossima vedremo di trovare una mediazione :-)
tipo che a metà cena si cambiano i posti? magari la prossima, magari il 18 novembre, facciamo il buffet :)
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