martedì 20 novembre 2007

Pizza Blog (capitolo 1) L'Incipit


Poche ore di sonno e troppo lavoro in mattinata: due presupposti infausti per raccontare con un minimo di lucidità la serata di ieri sera (primo "pizza blog" della mia vita, ennesimo tentativo di aggregare i blogger in provincia di Como e dintorni).

Tenterò di farlo, limitandomi a qualche spunto, precisando di non aver dato nemmeno uno sguardo ai resoconti altrui, proprio per non farmi in alcun modo influenzare.


E' stata una serata piacevole. Molto piacevole. Voglio scriverlo subito, in modo che questa affermazione faccia da cornice a tutto il resto. Come spesso accade, quando mancava un'ora alla cena, ho pensato: "Mi è capitata bella! Ma chi me l'ha fatto fare di mettermi in pista e rinunciare a una serata di sacrosanto relax, tra le mura domestiche!". Chiunque me l'ha fatto fare è giusto venga oggi ringraziato. Si è trattato di una serata di gradevole compagnia e di incomparabile ricchezza intellettiva e sociale.


Primo pregiudizio da sfatare: i blogger non sono sfigati. Chi se li immagina "Nerds", a loro agio più con una tastiera di computer che nello scambiare due chiacchiere in pizzeria si sbaglia di grosso. Tant'é che, appena arrivato, scorgendo un auto con due persone a bordo, entrambe somiglianti al tecnico dei computer che fa una brutta fine in "Jurassic Park", mi sono detto: "Ecco, ci saranno anche loro". Invece non erano loro. Eravamo una compagnia "normale" (nella foto a margine, la "quota rosa") che poteva radunarsi per condividere la propria esperienza nella blogosfera, ma pure la gita ai Corni di Asso o il corso di tango argentino ("Musica y guapa").


Secondo pregiudizio da sfatare: tutti con un computer e un po' di esperienza ce la la possiamo cavare. Balle! Altro che "bestiario dello scimpanzé", altro che "Neanderthaliano della rete". Peggio, molto peggio mi sono sentito. A quel tavolo c'erano dei geni e comunque persone che sono avanti anni luce rispetto al sottoscritto. Ne ho apprezzato tuttavia il pudore nel non metterla giù dura e, specialmente, l'enorme disponibilità a condividere, spiegare.


Da ultimo, in questo post introduttivo, un'annotazione sulla strana sensazione di sedere fianco a fianco con persone che non avevo mai incontrato prima, ma di cui conoscevo riflessioni, pensieri, stati d'animo, curriculum scolastici e professionali, esperienze di vita e persino foto loro da piccoli o delle vacanze che hanno fatto con la ragazza o insieme ai genitori, mentre tagliano il prato. Troppo per tentare di descrivere in poche righe quel che si prova, ma una cosa posso dirla: ero a mio agio.


Questo è quanto. O meglio, vorrei aggiungere altre cento cose ma comincio ad essere un poco stanco e non vorrei far venire la bolla al naso a nessuno. Per cui "chiudo" e, soprattutto "passo". Nel resto della pausa pranzo mi concederò una capatina nei blog degli altri commensali e nei prossimi giorni manterrò vivo l'argomento, facendo anche nomi e cognomi, perché è una Como (e un Canton Ticino) che merita di essere raccontato nel dettaglio. Promesso.

2 commenti:

valentina orsucci ha detto...

è stato piacevole davvero.
(e meno male che non sono tutti super-tecno-competenti, che se no mi sentirei troppo sola)
a presto :)

Giovanna Alborino ha detto...

ho sempre pensato che tra i bloggers ci sono persone veramente valide...
un saluto