Terminato anche l'altro romanzo breve di Raymond Radiguet, "Il ballo del conte d'Orgel" (Peruzzo Editore, 1995), ne riporto le frasi che ho sottolineato.
- Pag. 124 "In poche parole, Francois viveva esattamente la sua età. E, di tutte le stagioni, la primavera, se è quella che sta meglio indosso, è anche la più difficile da portare".
- Pag. 126 "Vivere una fiaba non meraviglia. Solo il suo ricordoce ne fa scoprire il miracolo".
- Pag. 160 "... loro opponevano la stizza al suo entusiasmo: la carrozza era sporca, un attore non sapeva la sua parte... Gli intenditori devano lamentarsi, pensavano. Ed è ahimè! ciò che dal basso in alto pensano tutti".
- Pag. 162 "Semplicemente, la signora de Séryeuse non nutriva contro la pigrizia il pregiudizio che nutrono gli umili".
- Pag. 169 "Il conte d'Orgel nasceva a un sentimento nuovo. Aveva sempre evitato l'amore come una cosa troppo esclusiva. Per amare ci vuole tempo libero, e le frivolezze si accaparravano il suo".
- Pag. 176 "Ci sono degli esseri come i mari; negli uni, l'inquietitudine è lo stato normale; altri sono un Mediterraneo, che si agita solo per un po' e poi ripiomba nella bonaccia".
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