martedì 13 novembre 2007

"Il ballo..." in sei frasi


Terminato anche l'altro romanzo breve di Raymond Radiguet, "Il ballo del conte d'Orgel" (Peruzzo Editore, 1995), ne riporto le frasi che ho sottolineato.


  • Pag. 124 "In poche parole, Francois viveva esattamente la sua età. E, di tutte le stagioni, la primavera, se è quella che sta meglio indosso, è anche la più difficile da portare".

  • Pag. 126 "Vivere una fiaba non meraviglia. Solo il suo ricordoce ne fa scoprire il miracolo".

  • Pag. 160 "... loro opponevano la stizza al suo entusiasmo: la carrozza era sporca, un attore non sapeva la sua parte... Gli intenditori devano lamentarsi, pensavano. Ed è ahimè! ciò che dal basso in alto pensano tutti".

  • Pag. 162 "Semplicemente, la signora de Séryeuse non nutriva contro la pigrizia il pregiudizio che nutrono gli umili".

  • Pag. 169 "Il conte d'Orgel nasceva a un sentimento nuovo. Aveva sempre evitato l'amore come una cosa troppo esclusiva. Per amare ci vuole tempo libero, e le frivolezze si accaparravano il suo".

  • Pag. 176 "Ci sono degli esseri come i mari; negli uni, l'inquietitudine è lo stato normale; altri sono un Mediterraneo, che si agita solo per un po' e poi ripiomba nella bonaccia".

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