Accidenti. Da sabato a venerdì, un solo post: sono stato pigro questa settimana. E anche l'altra non è che sui tasti del computer mi sono spezzato le nocche delle dita (che suona bene, anche se sui tasti sono i polpastrelli e non le nocche ad esser messi a dura prova).
Leggo molto e, eccetto per lavoro, scrivo poco. In queste settimane ho via via ridotto le distrazioni - alcuni delle quali piacevolissime - concentrandomi su poche cose, ciò che a mio parere veramente conta. Vorrei e dovrei disperdere ancor meno energie, però non è bene oltrepassare una sorta di soglia fisiologica che permette di distinguere l'uomo dall'automa. A ben pensarci infatti alcune tra le cose più belle della vita sono arrivate senza che le cercassi, semplicemente trovandole durante il viaggio, senza meta. Un dono più che un progetto insomma. E' la medesima ragione per cui le migliaia di libri che decorano la mia casa non sono catalogati uno ad uno, con efficienza asburgica, bensì giacciono in ordine sparso su mensole, comodini, tavoli, scaffali... Il motivo è semplice e duplice. Primo: messi così, alla rinfusa, sono più belli. Secondo: quando ne cerco uno ne trovo per strada dieci, venti altri, così la curiosità è mai doma e la fortuna può rivelarsi in tutta la sua grazia, travestondosi da casualità mentre in fondo - lo so - sono dei segni della provvidenza.
Foto by Leonora
3 commenti:
Penso che anche la mente abbia bisogno di momenti di sosta,la routine non permette di assaporare tanti aspetti della vita e l'immergersi in buone letture permette di arricchirsi di nuovi spunti e lasciare che il cervello si depuri dalle tossine accumulate in questo mondo caotico.
Qualcuno diceva che si raccoglie ciò che si semina.......
Io c'ho provato a catalogarli, prima con Anobii, poi con Goodreads... Niente, non riesco. Sarà che la situazione è sempre in fieri, con Bookcrossing libri che escono, libri che entrano, ma non riesco. Ora poi che ho anche il Kindle peggio che mai. M'accontento di sapere che sono più d'un migliaio, e amen :)
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