“Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà.”
(San Bernardo di Chiaravalle)
Secondo: farsi domande, ragionare sulle domande che chiamiamo “filosofiche” e che distinguono l’essere umano.
Sono soltanto due propositi, ma è un mondo.
Un universo, anzi, vasto e profondo, carburante sufficiente non per una stagione, bensì per un millennio, per il susseguirsi infinito delle generazioni, senza steccati a far da recinto.
Le buone intenzioni, quelle di cui si dice lastricato l'inferno e che rivolgo per primo a me stesso, sapendo che pace, serenità, felicità persino, passano dal punto esatto di quell’incrocio.
P.S. “La saggezza degli alberi” di Peter Wohlleben è un libro bellissimo, che ho appena letto e su cui tornerò, cogliendo l'infinità di spunti che ha dato..
“Il problema Spinoza” di Irvin D. Yalom mi propongo di acquistarlo e leggerlo, presto, ritagliando ore nelle tregue dal lavoro, avendo esaurito il bonus concessi dalle vacanze e che non rimpiango, come tutto ciò che è stato goduto appieno.
Nessun commento:
Posta un commento