giovedì 4 novembre 2010

L'eterna giovinezza


Alle cronache di Ruby preferisco quelle di Rudy, il dinosauro dell'Era glaciale 3. Lo ammetto: appartengo a quella categoria di persone che, dopo il primo quarto d'ora di stupore e curiosità, dei festini a casa Berlusconi non gliene importa nulla. Sono sensibile alle tentazioni della carne (al venerdì pure a quelle del pesce) e non sono immune da peccati, per cui la prima pietra me la tengo in tasca, così come la seconda, la terza e la quarta. Semmai penso con tristezza ai settant'anni (quasi gli ottanta, se consideriamo Emilio Fede) di chi organizza festini con giovani ragazze compiacenti, al grido di bunga bunga. Mi dicono che capita così, che quando si avvicina la fine ci si aggrappa alla vita con la voracità di un naufrago che annaspa per raggiungere la riva. Sarà. Io mi sono sempre immaginato quell'età con una conquistata serenità, una saggezza raggiunta, una pace interiore e anche dei sensi. Una vecchiaia quieta eppure colorata, come questi giorni d'autunno, da trascorrere tra le persone a cui voglio bene, magari con le gambe sotto una coperta e un libro tra le mani o, se proprio sono stanco, sulla ginocchia. Mi hanno insegnato che non si diventa anziani finché si hanno speranze, ideali, sogni. Soprattutto sogni. E' questa l'eterna gioventù a cui ambisco, la sola che mi ha insegnato mio padre.
Foto by Leonora

2 commenti:

Wilma ha detto...

Ti mando un bacio, per quello che mi hai trasmesso leggendoti.

silvia ha detto...

Speriamo veramente di invecchiare in modo più dignitoso del nostro peter pan nazionale!
... Eppure, in occasione del compleanno dello scorso anno e della mia nota allergia ad auguri e festeggiamenti, mia figlia mi accusò di non voler invecchiare, comportandomi come colui che tanto criticavo!
L'onta mi brucia ancora, ma spero di superare questa fase.
Ogni tanto mi immagino un futuro coi capelli violetti come le nonnine di una volta, questo vuol dire che sono sulla strada della guarigione. Credo.