mercoledì 22 settembre 2010

Miti e buoi dei paesi tuoi


Induzione. E' una bella parola e pure un modo per comprendere e descrivere chi siamo partendo dalla coda. Lo pensavo ieri, all'uscita da un curva (non so proprio perché all'uscita di una curva e non lungo un rettilineo): ognuno ha i suoi miti e anche se non ne è consapevole di volta in volta, quasi sempre le sue decisioni sono orientate da quel modello di riferimento. Potrebbe essere un buon test per le prove di assunzione. "Il candidato scriva in tutta sincerità quali sono i suoi eroi letterari o cinematografici o televisivi di riferimento". Il problema è la sincerità. Non avendo nulla da perdere e neppure da guadagnare, provo ad elencare di getto, alla rinfusa, quelli che ritengo i miei.

Sono cresciuto con i film e telefilm americani, della distinzione netta tra buoni e cattivi, con Zorro che si prende cura dei deboli e combatte i prepotenti. A scuola, in storia, non mi affascinava la figura di Cesare, bensì quella di Cincinnato, che accetta il potere, adempie con rigore e coraggio al suo dovere e poi torna in campagna, lasciando ogni carica e onore. Se dovessi scegliere un eroe, ne sceglierei dodici: i professori universitari che rifiutarono di giurare fedeltà al regime fascista, senza clamore di fanfare o clangore di spade, semplicemente opponendo alla forza la ragione e la coerenza. "Preferirei di no" è la sintesi perfetta del loro gesto, e anche il titolo del libro che ne parla, scritto da Giorgio Boatti. Non erano militanti di partito, né comunisti o rivoluzionari. Per la maggior parte liberali, qualcuno di essi cattolico di vecchio stampo.
Non vi ho mai fatto caso e non so darmeme una spiegazione, se non forse l'umiltà della famiglia in cui sono nato, ma ho una sorta di empatia per gli sconfitti. Tra Achille e Ettore ho sempre preferito Ettore, e se subisco il fascino dell'astuto Ulisse più che per l'ingegno è per la disavventura che gli capita, di errare per isole e mari senza tornare a casa, in patria.
Presumo l'obiezione che verrà fatta, che una simile visione non coglie la complessità del mondo, della vita e si addice più a un bambino che all'adulto. A volte e per certi aspetti non è male però restare per sempre piccoli.

5 commenti:

bussola ha detto...

è sempre un piacere leggerti

Wilma ha detto...

...il post non è concluso... Che succede??

Giorgio ha detto...

Caspita, è vero. Credevo di averlo salvato e invece l'ho proprio pubblicato. Ora provvedo a completarlo. Grazie che mi hai avvisato :-)

Saverio Fulci ha detto...

Onore e gloria agli eroi oscuri. Quelli che compiono gesti non usuali semplicemnte per seguire la loro coscienza.

Stefano S ha detto...

Complimenti...anche la foto è stupenda, ma è tua?