domenica 4 marzo 2012

Il mestiere di Giotto (sull'ingresso nel mondo del lavoro)

C'è un nuovo social network tutto italiano, si chiama "Egomnia, ha scelto il colore verde e il suo creatore, Matteo Achilli, spiega che l’idea è creare «una classifica degli studenti migliori. Ho pensato che sarebbe stata perfetta per un’azienda privata in cerca di un nuovo stagista o di un dipendente da assumere»".
Penso all'unica vicenda che conosco bene, a me stesso, alla storia che sulla pelle ho vissuto.
Se il modo per "valutarmi" fosse stato quello del curriculum o delle classifica degli studenti più abili probabilmente starei facendo il lavoro di mio padre o l'impiegato pubblico, come in effetti per tre anni ho fatto. Invece ho avuto la fortuna di essere messo alla prova senza credenziali, sulla fiducia, d'istinto, da uomini e donne che mi hanno semplicemente guardato negli occhi e detto: "D'accordo, tentiamo".
Il timore e' che stiamo diventando più severi, esigenti, selettivi, premiando il conformismo della formazione, che pure quand'è d'alto livello non tiene conto o quasi di fattori quali il differente tempo di maturazione, la capacità di adattamento all'ambiente lavorativo, l'aspetto pratico oltre che teorico, la costanza, la determinazione, il miglioramento progressivo.
Non è irreggimentando i giovani che aiutiamo loro a scegliere il percorso per cui hanno passione, talento. Non è matematico, ad esempio, che i migliori a superare i test per entrare alla facoltà di medicina diventino poi medici più bravi di quelli scartati. Eccellere sui libri è un conto, saper prendersi cura un altro (questo l'ho scritto per Stefano, che magari in autunno, finito il liceo, tenterà questa strada, affinché non si abbatta se troverà la porta chiusa e non si sieda sugli allori se gli sarà aperta).
Non ho risposte certe, soltanto domande. Se Cimabue avesse scelto gli allievi dall'Accademia di belle arti avrebbe scelto Giotto?
Forse in un'ottica di flessibilità del lavoro, insieme ad abbandonare l'idea del posto fisso - come ci viene chiesto - dovremmo altresì considerare la possibilità di lasciare ampia la porta d'ingresso e pure quella che permette di passare da un lavoro all'altro.

Foto by Leonora

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