sabato 15 agosto 2009

Cuore e Testa Calda


Qualche giorno fa lo abbiamo accompagnato al camposanto e ad aspettarlo, a mezza via, proprio sulla strada che porta alla stalla dove ha lavorato una vita, c'era il Landini Testa Calda, che sbuffava come una locomotiva. Meglio, come una persona viva. Felice era affezionato al suo trattore, un reperto ormai d'archeologia, chiamato Testa Calda perché per accenderlo non basta girare un chiave, ma bisogna accendere un fuoco e con esso scaldare la "testa" del motore. Felice è il papà di Isabella e se n'è andato il primo d'agosto, dopo due anni di battaglia contro una malattia che nell'ultimo mese l'ha consumato e spento, come una candela. Non era un uomo di molte parole, badava al sodo delle cose e alla morte fino all'ultimo non s'è rassegnato, corrucciandosi per quello che per lui era più di una sofferenza, più di un dolore: una vera e propria ingiustizia. Di lui mi resteranno le storie che raccontava, gli aneddoti di un'esistenza trascorsa in paese, in campagna, l'essere anello di catena di una tradizione antica. E il pulsare di cuore di quel trattore che lo aspettava a mezza via, di sbieco sulla strada, come un soldato sull'attenti, che rendeva onore a un generale e a un padre insieme.
Foto by Leonora